L’APPELLO DI VALENTINA BARZOTTI
“La condizione dei giovani professionisti in Italia è particolarmente complessa, come dimostra il fatto che le iscrizioni di italiani all’estero sono più che raddoppiate. La questione dei salari è centrale: è necessario garantire ai giovani la possibilità di ottenere un reddito adeguato, e durante i periodi di formazione devono essere sostenuti dalle casse di appartenenza.
Occorrono inoltre misure esterne al contesto professionale, volte a migliorare i servizi per la vita privata, come il potenziamento degli asili nido. Sebbene questi siano stati inseriti nel PNRR in collaborazione con i comuni, oggi si rischia di perdere circa 17mila posti. Un altro tema cruciale è quello della giusta remunerazione: in Italia, 4 giovani su 10 risultano sottopagati.
È fondamentale promuovere soluzioni per una migliore gestione del tempo libero, attraverso il lavoro da remoto, rapporti di lavoro orizzontali e nuovi modelli organizzativi nelle aziende. Le scuole svolgono un ruolo strategico nel fronteggiare i cambiamenti imposti dall’innovazione digitale e dall’introduzione dell’intelligenza artificiale. Per restare competitivi, i programmi accademici devono integrare queste competenze”.
* ItaliaOggi