L’INTERVENTO DI FRANCESCO CACCIOLA
“Il rischio di un credit crunch è, purtroppo, concreto. Le banche, di fronte all’aumento dei costi e all’incertezza economica, tendono a irrigidire i criteri di concessione del credito, penalizzando soprattutto le piccole e medie imprese. Per questo, è indispensabile un intervento pubblico in grado di garantire l’accesso al credito delle Pmi sostenga la loro liquidità, favorisca gli investimenti in efficienza energetica e in innovazione.
Ma è altrettanto importante che il sistema bancario faccia la sua parte, comprendendo le difficoltà delle imprese, valutando i loro progetti in modo lungimirante, superando una logica di mero profitto a breve termine. Servono strumenti finanziari flessibili, adatti alle esigenze delle Pmi, accessibili in tempi rapidi. E serve, soprattutto, una visione strategica, che metta al centro la sostenibilità e la resilienza del nostro sistema produttivo.
Le PMI sono il motore dell’economia italiana. Se spegniamo questo motore, spegniamo il futuro del nostro Paese. Non possiamo permetterlo. Dobbiamo agire insieme, ora, per salvare le nostre imprese e per costruire un’economia più forte, più giusta, più sostenibile”.
* ItaliaOggi