L’INTERVENTO DI FRANCO MASSI
Il nostro sistema-Paese è molto complesso, per cui è facile cedere alla tentazione di formulare giudizi tanto negativi quanto affrettati. C’è chi definisce la Pubblica Amministrazione “la catena di trasmissione che traduce le regole di convivenza sociale, fissate dal decisore politico, in effetti concreti sui cittadini e sulle imprese”. È evidente che, se questa catena non funziona, le regole restano inapplicate o non producono impatti utili sul tessuto economico e sociale del Paese.
In tale quadro, la Corte dei conti svolge un ruolo fondamentale: è una magistratura che, oltre a verificare la correttezza degli atti adottati o delle gestioni sviluppate, deve esercitare, se necessario, anche una funzione “maieutica”, indicando alla P.A. il miglior modo per utilizzare le risorse pubbliche affinché le norme si traducano in effetti positivi per la collettività.
La Corte è chiamata a svolgere una funzione ‘sindacatoria’, verificando anche il rispetto delle indicazioni fornite. Laddove si riscontrino comportamenti difformi da parte di rappresentanti della pubblica amministrazione, la Corte ha la potestà di intervenire con strumenti risarcitori e sanzionatori, finalizzati a recuperare le risorse pubbliche sperperate e ad evitare l’impunità degli amministratori incapaci.
* ItaliaOggi