Connettere scuola e lavoro

LA PROPOSTA DI LUCIANO D’ALFONSO

“Bisogna riconoscere che esiste il rapporto tra il luogo dell’educazione e della formazione e il luogo del lavoro. Sono convinto che non debba solo essere costruita una bravura applicativa e professionale ma sia necessaria la capacità cognitiva dello studente, fare in modo che disponga di una mappa conoscitiva che gli consenta di orientarsi e di coltivare la domanda e l’interrogativo che gli permetta anche di sapere usare e direzionare la tecnologia, l’accesso al mondo digitale.

Se la scuola e l’Università si pongono l’obiettivo di rendere capaci i ragazzi su questi elementi, avremo cittadini formati oggi come studenti, ma attivi e protagonisti domani capaci di coltivare un progetto di vita.

La scuola deve essere connessa anche con il mondo del lavoro ma soprattutto deve avere come orizzonte di responsabilità il consentire strumenti di lettura critica della realtà a favore dei giovani che si mettono in cammino.

Tra le elementari e le università parliamo di nove milioni di progetti di vita che si aspettano le abilità per essere all’altezza di un mercato sempre più esigente”.

* ItaliaOggi

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