Lo annuncia l’Associazione Nazionale Commercialisti
“Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili annuncia con enfasi una proroga al 31 dicembre dell’obbligo di comunicazione della PEC da parte degli amministratori di società.
La realtà normativa però è un’altra: nessuna scadenza è prevista dalla legge, e in assenza di un termine fissato per legge, non è applicabile alcuna sanzione, come stabilito chiaramente dall’art. 2630 cc è confermato da Unioncamere e dalle Camere di Commercio”. Lo rende noto Marco Cuchel, presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti.
“Oltre alla nota di Unioncamere, sono infatti numerose le informative che le Camere di Commercio territoriali da mesi veicolano a professionisti e imprese – ha aggiunto – in merito all’adempimento della comunicazione pec riguardante esclusivamente le neoimprese nei casi di rinnovo o nomina di amministratori/liquidatori, senza che sia previsto un termine da rispettare e conseguentemente sanzioni applicabili per tutti gli altri”.
“Infatti, l’articolo 1, comma 860, della Legge di Bilancio 2025 introduce un nuovo adempimento, ma non prevede alcun termine perentorio per le società già iscritte al 1° gennaio 2025. Senza termine, nessuna violazione può essere sanzionata, come stabilito anche dalla legge 689/1981.
Assistiamo, quindi, all’ennesima rivendicazione di un risultato inesistente, costruito su una interpretazione privata del necessario approfondimento e trasformato in un successo del Consiglio Nazionale.
Questo comportamento autoreferenziale non solo disorienta la categoria, ma contribuisce a sminuire il ruolo stesso di rappresentanza, che esigerebbe invece anche sobrietà istituzionale.
Ai professionisti – ha concluso Cuchel – occorre avere chiarezza normativa e di certo non servono proclami su inesistenti proroghe”.