Italia pronta alla sfida

LE PAROLE DI FABRIZIO SALA

Gli Accordi di Parigi risalgono al 2015 e, da allora, alcune condizioni sono profondamente cambiate. Ci sono elementi positivi, ma la sicurezza energetica resta centrale e strategica per ogni politica futura.

Analizzando la produzione energetica tra il 2 e il 3 ottobre, emerge che il 32% proviene dal fotovoltaico, il 21% dall’eolico e il 13,8% da centrali turbogas, con solo il 9% del potenziale a gas utilizzato. Nello stesso periodo, la Spagna ha prodotto il 14% da gas, sfruttando il 16% della potenza disponibile. Questo dimostra che l’Italia può sostenere picchi elevati di domanda energetica, confermando una capacità di risposta significativa.

Il percorso verso gli obiettivi procede, anche se con difficoltà dovute alle mutate condizioni internazionali, in primis la guerra. Gli incentivi sono utili, ma non ancora abbastanza incisivi per generare un cambio strutturale.

I veicoli elettrici funzionano bene in città, ma servono anche trasporti alternativi come car sharing e pooling. Parallelamente, va affrontato il tema della combustione per il riscaldamento, semplificando la burocrazia.

* ItaliaOggi

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