Prevenzione fondamentale per limitare incidenti e infortuni

Tecnici ed esperti in materia di sicurezza sul lavoro sono concordi sulla necessità di puntare sulla prevenzione come emerso nel corso del Cnpr Forum, condotto da Anna Maria Belforte.

Puntare alla prevenzione è la ricetta di Fulvio Baldi, sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione: “La giurisprudenza arriva quando il fatto lesivo è già accaduto. Bisogna riordinare la normativa. Il Testo Unico è fondamentale per ripartire tutte le responsabilità così come l’interoperatività tra le tante banche dati esistenti, inps, inail, forze dell’ordine”.

Fulvio Baldi

Secondo Sandro Martorano, presidente dell’Istituto Nazionale Economico: “Le norme vigenti impongono controlli regolari sugli impianti elettrici, sulle messe a terra e sui dispositivi di protezione. Queste verifiche hanno un valore doppio: da un lato tutelano la salute e la sicurezza dei lavoratori, dall’altro rappresentano un presupposto fondamentale per l’efficacia delle polizze assicurative”.

Sandro Martorano

Marco Cuchel, presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti ha messo in evidenza “il ruolo dei commercialisti che accompagnano le imprese nelle scelte strategiche e gestionali, e possono aiutare a trasformare la sicurezza da costo percepito a investimento concreto. Occorre sostenere interventi che garantiscano maggiore chiarezza nei criteri di abilitazione dei verificatori, indipendenza dei controlli e incentivi fiscali e assicurativi per le imprese che investono in sicurezza”.

Marco Cuchel

La conoscenza degli strumenti è determinante per Amedeo Di Pietro, presidente dell’Osservatorio nazionale sul Diritto: “Il Documento di Valutazione dei Rischi, se aggiornato e concreto, non è solo un obbligo formale: è un vero e proprio scudo giuridico. Un DVR ben fatto dimostra che l’impresa ha analizzato i rischi e ha messo in campo misure adeguate”.

Amedeo Di Pietro

Per Elisabetta Polentini (commercialista e revisore legale dell’Odcec di Roma): “Occorre adottare misure urgenti per arginare questo drammatico fenomeno e per fare questo è importante che tutti gli attori parlino tra di loro, imprenditori, lavoratori, sindacati, istituzioni locali”.

Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto Nazionale Esperti Contabili: “Le morti bianche sono tragedie tremende. Prevenire non significa aumentare le sanzioni penali, una nuova legge che passi la pena da tre anni a cinque, purtroppo non cambia nulla. Quello che è necessario è dare corso a un’attività di prevenzione e di valutazione continua e sistematica di controllo dei rischi”.

* ItaliaOggi

Reviews

Related Articles