Una tutela per il contribuente

Offrire maggiori garanzie a chi paga le tasse. Per farlo si può agire in due direzioni: da una parte prevedere l’istituzione di un’autorità indipendente a tutela del contribuente, che sia dotata dei poteri necessari ad esercitare la sua attività di garanzia; dall’altra è necessario che la legislazione in materia fiscale rimetta al centro dell’attenzione i principi fondamentali dello Statuto del contribuente. Tutto questo perché, ormai, il sistema fiscale italiano è diventato una Babele. Questo il pensiero di Massimo Miani, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec), alla vigilia degli stati generali dei commercialisti, il convegno che si terrà oggi a Roma. L’evento, organizzato dal Cndcec in collaborazione con le casse di previdenza di commercialisti e ragionieri, sarà l’occasione per presentare le proposte della categoria ai rappresentanti politici in vista delle elezioni del 4 marzo. I temi principali saranno la complessità del sistema tributario, gli eccessivi costi dei nuovi adempimenti fiscali e il ruolo della professione nel presente e nel futuro, con un focus su spesometro e fatturazione elettronica.

Domanda. Presidente Miani, l’evento di oggi vedrà un’importante partecipazione del mondo dei commercialisti. Quali sono gli obiettivi principali degli Stati generali?

Risposta. Si, la giornata di oggi sarà caratterizzata da una rappresentazione compatta della categoria. Sono attesi oltre 1.500 commercialisti provenienti dai 131 ordini territoriali italiani. Inoltre , saranno presenti tutti i delegati delle due casse di previdenza. Il principale obiettivo della giornata è quello di fare un confronto serio con la politica in vista delle elezioni, illustrando le nostre proposte per risolvere in maniera strutturale i problemi del fisco italiano, dall’eccessiva tassazione alla burocrazia. Inoltre, vogliamo porre l’attenzione sui troppi adempimenti fiscali, sottolineando come il loro costo cada nella maggior parte dei casi sulle spalle dei professionisti.

D. Sotto questo aspetto, quali saranno le principali proposte che presenterete ai candidati per semplificare il fisco italiano e garantire una maggior tutela per contribuenti e professionisti?

R. Abbiamo stilato una lista di 12 proposte «per un fisco migliore e una professione migliore». Una di queste riguarda l’istituzione di un’Autorità indipendente a garanzia del contribuente, dotata di poteri sanzionatori che possano essere utilizzati nel caso in cui non venga rispettato lo Statuto del contribuente. Proprio il rispetto dello Statuto è un altro dei punti all’ordine del giorno; la legislazione in materia fiscale deve mettere al centro della sua attività i principi fondamentali che lo reggono. D. Per presentare l’evento avete parlato di un sistema fiscale che è una babele. Concretamente cosa volete dire con questa affermazione? R. Un numero eccessivo di adempimenti con scadenze ravvicinate, norme di difficile comprensione emanate a ridosso delle scadenze di legge, modifiche, proroghe e rimaneggiamenti delle disposizioni fiscali. Durante l’evento presenteremo una ricerca che effettua un’istantanea sulla situazione odierna. Basti sottolineare che dal 2008 al 2017 sono state emanate dieci leggi di Bilancio e sono state necessarie ben 22 manovre correttive. Inoltre, ogni manovra porta con se una mole consistente di decreti attuativi. Solo l’ultima legge ne prevede ben 189. E, quasi sempre, i costi vanno a carico dei professionisti. Serve maggiore coerenza e semplicità.

D. Una delle novità più importanti per la categoria è rappresentata dalla fatturazione elettronica, obbligatoria per tutti a partire dall’anno prossimo. Quali sono le principali preoccupazioni e come, secondo lei, dovrebbe essere affrontata la questione?

R. Anche su questo fronte abbiamo delle proposte concrete per scongiurare eventuali problemi Innanzitutto, come categoria chiediamo che la fatturazione elettronica venga inquadrata non come obbligo ma come facoltà; sarebbe giusto prevedere degli incentivi per chi la utilizza, piuttosto che una coercizione. Se ciò non fosse possibile, sarebbe auspicabile un’applicazione più graduata, ponendo l’obbligo inizialmente solo per le grandi imprese. Ora come ora, il tessuto imprenditoriale italiano, fatto soprattutto da piccole e medie imprese, non è pronto per assolvere l’obbligo. E ho dei dubbi che lo Stato stesso sia attrezzato nel modo giusto. Bisognerebbe agire con maggiore cautela per evitare gli errori già commessi in passato, tipo i disguidi e le difficoltà tecniche viste con lo spesometro.

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Israele-Hamas, Netanyahu: “Nessun ostaggio sarà lasciato a Gaza”

(Adnkronos) - "Nessun ostaggio resterà nella Striscia di Gaza". Lo ha promesso il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso dell'incontro con i parenti delle persone ancora nelle mani di Hamas dal 7 ottobre scorso. ''Sono i nostri eroi'' li ha definiti, aggiungendo di sapere che ''ogni giorno che passa è un inferno''. Netanyahu ha

Ora legale 2024, quando si cambia: si dorme di più o di meno?

(Adnkronos) - Conto alla rovescia per l'ora legale. Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, precisamente alle 2.00, sarà necessario spostare le lancette dell'orologio un'ora avanti. Questo significa dormire un'ora di meno per una notte ma allo stesso tempo vuol dire avere un'ora di luce in più a disposizione ogni giorno.  L'introduzione dell'ora

Pechino Express, Amiche vincono quarta tappa: una coppia eliminata

(Adnkronos) - La coppia delle Amiche vince la quarta tappa di Pechino Express 2024 - La rotta del Dragone. Maddalena Corvaglia e Barbara Petrillo si sono imposte nell'ultima frazione in Vietnam, prima del trasferimento in Laos, precedendo i Caressa e i Pasticcieri. Le coppie a rischio eliminazione sono quelle dei Giganti, formata da Kristian Ghedina