Ora per i professionisti ritorna la corvèe

Tornano le corvèe. Non si tratta più, come nel Medioevo, di giornate di lavoro non retribuite per la coltivazione dei terreni o la manutenzione delle strade. Si tratta questa volta di prestazioni intellettuali che determinate categorie di persone devono effettuare, gratuitamente o semigratuitamente, a favore dello Stato. Le richieste di corvèe si fanno sempre più numerose e articolate. Medici, dentisti, farmacisti devono trasmettere i dati relativi alle spese sanitarie detraibili nelle dichiarazioni dei redditi (730 precompilato). Banche e istituzioni finanziarie devono trasmettere all’anagrafe tributaria i dati relativi alle movimentazioni dei conti dei contribuenti. Gli intermediari immobiliari sono costretti a compilare e trasmettere una scheda di valutazione del rischio dei clienti. E così via. Si tratta di funzioni di interesse pubblico, spesso assai delicate, che la pubblica amministrazione non è in grado o non vuole svolgere e quindi delega ai professionisti o alle imprese. Siccome però non è nemmeno in grado o non vuole pagare il valore di questi servizi la delega è sempre più spesso gratis et amore dei. Così i lavoratori autonomi, che già hanno i loro bei problemi a far quadrare i conti dei propri studi, sono gravati da adempimenti fastidiosi e non retribuiti che svolgeranno, necessariamente, senza troppo entusiasmo, nel migliore dei casi. I risultati si possono facilmente immaginare: i dati trasmessi saranno pieni zeppi di errori dato che nessuno avrà tempo e voglia di ricontrollare con cura il lavoro fatto. Perché un semplice impiegato di un’agenzia immobiliare dovrebbe assumersi delle responsabilità ogni volta che avvia una transazione commerciale per compilare la scheda di valutazione che richiede capacità di analisi e sensibilità che metterebbero in difficoltà pure un notaio? E perché un commercialista dovrebbe trasmettere all’Agenzia delle entrate tutti i dati relativi alle migliaia o centinaia di migliaia di fatture emesse dai suoi clienti con la cura necessaria per evitare errori? Nessuno lo paga per questo. Infatti le comunicazioni antiriciclaggio sono poche e spesso inutilizzabile e l’anagrafe tributaria è piena zeppa di dati errati, tanto da destare il sospetto di essere quasi inservibile agli scopi cui era destinata. Quousque tandem?

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Festival del Verde e Paesaggio, giardinaggio per balconi contro la crisi del clima e riscoperta urbana ‘open air’

(Adnkronos) - Il 59% delle famiglie italiane ha almeno una pianta in casa e almeno 7 persone su 10 (il 68%) va regolarmente 'a caccia' di piante nei vivai. Ma in quanti si domandano da dove arrivano le piante o come sono state coltivate? E altrettanto raramente riflettiamo sul fatto che proprio dal nostro terrazzo

Messina Denaro, chiesta condanna a 20 anni per la sorella del boss Rosalia

(Adnkronos) - Chiesta una condanna a 20 anni di carcere per Rosalia Messina Denaro, sorella del boss morto al 41 bis. La richiesta è stata avanzata oggi, al termine della requisitoria, dai pm della Dda di Palermo Pierangelo Padova e Gianluca de Leo.  La donna, che è in carcere da un anno, è accusata di

È Meghan l’erede di lady Diana? Cosa dice l’esperto reale

(Adnkronos) - Meghan Markle "si considera 'l'erede' della principessa Diana". Lo dice al Mirror un esperto reale, riferendosi in particolare alla data dell'annuncio della sua iniziativa commerciale. La duchessa di Sussex ha infatti pubblicizzato su Instagram il suo nuovo marchio di lifestyle 'American Riviera Orchard' nello stesso giorno dell'evento in memoria di Lady D. 'Diana