Oltre 180mila domande arrivate in un giorno alle Casse di previdenza dei professionisti

Sono oltre 180mila per un totale di 110 milioni le domande per il bonus da 600 euro arrivate ieri alle Casse di previdenza dei professionisti, nonostante una partenza a singhiozzo e il crash di diversi siti. Il decreto 28 marzo 2020 che sancisce l’erogazione del bonus per medici, avvocati, commercialisti, infermieri eccetera è stato pubblicato la notte scorsa sul sito del ministero del Lavoro. Il testo, firmato, ha permesso alle Casse di previdenza, dalle 12 di ieri, di avviare la procedura per accogliere le richieste. Un avvio non senza difficoltĂ . Diversi siti, chi piĂš chi meno, non hanno retto all’altissimo numero di collegamenti e sono collassati. Cassa forense in otto ore ha ricevuto piĂš di 77mila domande. A seguire abbiamo Enpap, l’ente di previdenza degli psicologi: le domande arrivate sono 22.500, (su un totale di 60mila iscritti); Inarcassa ingegneri e architetti – ha ricevuto 20.641 domande; Cassa dottori commercialisti intorno ai 20mila, Enpam (medici) 9.113, Inpgi2-giornalisti 7mila, Enpav-veterinari 6mila (su 30mila iscritti), Enpacl-consulenti del lavoro 5.400 (su 26mila iscritti), Cassa ragionieri 3.500 (su 28mila iscritti), Cassa geometri 3.500, Epap (attuari, chimici, fisici, geologi, dottori agronomi e dottori forestali) 2.800, Eppi-periti industriali 2mila, Enpabbiologi 1.200 (su 13.400 iscritti), Enpaia-agricoll 1.180 (726 periti agrari e 454 agrotecnici), Enpapi-infermieri 600, Cassa notariato 130. Alle ore 20 le domande arrivate sono oltre 178mila, e continuano ad aumentare. Dato che per l’erogazione del bonus viene seguito l’ordine cronologico della domanda era prevedibile questo “assalto alla diligenza”. Ad appesantire l’intera procedura è stata la richiesta, contenuta nel decreto, di allegare un documento d’identitĂ  valido e il codice fiscale. ÂŤUna pratica anacronistica, sarebbe bastato dire agli enti di certificare l’identitĂ  degli iscritti – suggeriscono dalle Casse chi ha giĂ  la sezione riservata non avrebbe avuto nessuna difficoltĂ Âť. Il plafond messo a disposizione per gli iscritti alle Casse è di 200 milioni di euro, sufficiente per soddisfare 333.333 richieste, secondo molti una cifra che non arriverĂ  a coprire tutte le istanze. Può chiedere il bonus chi guadagna meno di 35mila euro e ha visto limitata l’attivitĂ  a causa del Covid-19 o chi guadagna tra i 35mila e i 50mila euro e ha subito una contrazione del 33% del reddito nel primo trimestre 2019. Ora si apre un altro fronte, ed è quello dell’erogazione del bonus che le Casse dovranno anticipare. Il ministero si è impegnato a restituire quanto versato nell’arco di un mese. Le Casse sono tenute a raccogliere le richieste e a inoltrare ai ministeri di Lavoro ed Economia un resoconto settimanale delle domande ricevute e di quelle accolte, il primo invio è previsto per l’8 aprile. Non viene specificato, però, se le Casse possono da subito erogare gli aiuti o se devono aspettare che i ministeri verifichino le Informazioni raccolte. Su questo aspetto ci sono, tra i presidenti delle Casse, due correnti, la prima favorevole all’erogazione immediata, la seconda che preferirebbe aspettare il primo monitoraggio, con il rischio però di vedere esaurito l’importo messo a disposizione. Se le Casse anticipano il bonus e poi si scopre che le domande sforano il plafond cosa succede? Nel decreto si legge che qualora sulla base dei risultati raccolti si dovesse rilevare uno scostamento tra in numero di richieste e le risorse disponibili il ministro del Lavoro lo comunicherĂ  agli enti che potranno ÂŤerogare ulteriori prestazioniÂť solo se il Mef apporterĂ  con propri decreti una rimodulazione delle risorse stanziate con il decreto Cura Italia. Quindi stop alle erogazioni fino a quando il Fondo per il reddito di ultima istanza non viene rifinanziato. Il riferimento all’erogazione di “ulteriori prestazioni” fa presupporre che prestazioni siano state giĂ  erogate tra il primo e l’8 aprile. E alcuni enti si stanno giĂ  accordando con le banche per accreditare i soldi il prima possibile. E in merito a cosa succede se si supera il plafond la risposta sembra essere che si deve aspettare che il fondo per il reddito di ultima istanza venga rifinanziato. Il presidente Adepp Alberto Oliveti, in contatto con il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, ha chiesto e continua a chiedere la garanzia della copertura perle domande eccedenti il plafond e un sostegno alla liquiditĂ  per le Casse piccole che potrebbero trovarsi in difficoltĂ  ad anticipare i soldi. Si spera che una risposta in tempi brevi.

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Qualche minuto con… Roberto Cravero

Società non operative e crediti IVA, cosa c’è di nuovo? https://www.youtube.com/watch?v=ADcxWEo_Rks&t=1s

Sonepar Italia, l’Accademia 2024 promuove la paritĂ  di genere

(Adnkronos) - Assunzione a tempo indeterminato, formazione continua e un orizzonte di crescita personale e professionale all’interno della principale azienda di distribuzione di materiale elettrico in Italia. È quanto si potranno attendere le diplomate e i diplomati che termineranno con successo il percorso formativo 2024 dell’Accademia Sonepar Italia, le cui selezioni si aprono oggi. La

Consorzio mozzarella Dop presenta 1° progetto su Ia contro fake

(Adnkronos) - Il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop punta sull’Intelligenza Artificiale come strumento innovativo per la tutela di un prodotto Dop e ha realizzato il primo progetto in Italia per l’utilizzo dell’IA con l’obiettivo di contrastare i prodotti fake e il fenomeno dell’Italian sounding. L’iniziativa sarà presentata in conferenza stampa il prossimo