Cospito, Meloni: “Anarchici sfidano lo Stato. Consiglio prudenza e responsabilità”

ROMA – "Lei chiedeva prima ‘il governo sta in qualche modo eccitando questa piazza? Io vorrei capire che cosa si ritiene che il governo stia eccitando la piazza, atteso che il governo non ha fatto assolutamente niente perche’ non gli compete decidere su questa materia che compete alla giustizia. Quindi, il governo non ha fatto niente" mentre "abbiamo auto di funzionari dello stato italiano che saltano, le ambasciate che saltano in vari posto d’Europa. Abbiamo continue minacce allo Stato da parte di questi anarchici e la domanda è ‘se il governo stia eccitando la piazza?’. Io francamente rimango un po’ allibita". Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un intervento telefonico alla trasmissione "Stasera Italia", su Rete4.

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"Qui c’è della gente che sfida apertamente lo Stato italiano- prosegue- dicendo o si fa come diciamo noi o rischiate di vedere le vostre macchine messe a fuoco e tutto quello che abbiamo visto accadere. Gente che dichiara apertamente che noi colpiremo e che chiede in cambio che l’Italia non applichi il carcere duro verso mafiosi e terroristi. Lo Stato rimane fermo, perche’ io credo che lo Stato debba rimanere fermo di fronte alle minacce dei mafiosi come a quelle dei terroristi… E noi ci chiediamo se il governo stia eccitando la piazza? Io francamente rimango di stucco". "Credo che dobbiamo rimettere le cose nella loro giusta dimensione- aggiunge Meloni-. Capire chi crea il problema e chi non crea il problema. Perche’ qui il problema non l’ha mica creato il governo. Lo hanno creato delle persone che decidono deliberatamente di sfidare lo Stato italiano".

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"Il tema non lo abbiamo alimentato noi- sottolinea la premier-, ci siamo trovato di fronte a una situazione che è nella nostra competenza affrontare perche’ quando tu hai un primo attentato incendiario verso un funzionario di una ambasciata, poi un altro attentato, poi abbiamo iniziato a vedere una situazione che si surriscaldava… Noi abbiamo semplicemente espresso la solidarietà, abbiamo attivato quello che dovevamo attivare, abbiamo fatto il nostro lavoro. Dopodiche’ è montato questo caso, non per volontà nostra, e io stessa mi sono ritrovata a dover rispondere a domande. Si è ritenuto di dover avviare questo dibattito ma non lo ha avviato il governo. Il ministro Nordio ha risposto nel merito su un piano meramente tecnico. Noi abbiamo portato la vicenda in consiglio dei ministri per capire quali fossero le condizioni di salute perche’ intanto Cospito era stato trasferito in una struttura che potesse monitorarne meglio le condizioni di salute e per chiedere ai ministri competenti, Piantedosi e Tajani, quale fosse le situazione di sicurezza a livello nazionale e a livello internazionale. E questo abbiamo fatto noi. Questo è il lavoro che ha fatto il governo". Quindi, continua, "consiglio francamente prudenza perche’ ho letto titoli di giornali che dichiaravano ‘la Meloni vuole fare morire in carcere Cospito’. E leggo dichiarazioni di anarchici che dicono ‘noi colpiremo con le armi rivoluzionarie’ chi dovesse essere mandante di qualsiasi cosa dovesse mai accadere a Cospito. Quindi, consiglio responsabilità".

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"Quello che vorrei che fosse chiaro è che la sfida non è al governo, la sfida è allo Stato e lo Stato ci riguarda tutti. Non è un problema politico, non è un tema di destra e sinistra. Mi sono permessa di telefonare ed è una cosa che usualmente non faccio. In questi giorni ho visto molti toni che secondo me buttavano in politica una questione che invece ci riguarda tutti. Il governo non ha fatto altro che il suo lavoro facendo molta attenzione a non alzare i toni su questo. Quando siamo stati interrogati abbiamo risposto e su come uno Stato serio dovrebbe affrontare una materia del genere", conclude.
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