Prime grane nel centrodestra, salta Tagliaferri nella giunta Rocca e Udc verso l’appoggio esterno

ROMA – A 24 ore dal termine ultimo per la sua presentazione non sarebbe stata completata nei dettagli la giunta Rocca. Ci sarebbero ancora da limare correttamente le deleghe e, secondo quanto apprende l’agenzia Dire, sono cambiati due nomi rispetto agli schemi circolati di recente. Non farebbe più parte dell’esecutivo Fabio Tagliaferri, coordinatore FdI di Frosinone, e al suo posto entrerebbe Michele Pasquale Nicolai, eletto a Rieti nella lista circoscrizionale del partito di Giorgia Meloni.

L’altra novità sembra riguardare Forza Italia, non più Maria Spena in giunta ma Luisa Regimenti (anche lei molto vicina al coordinatore nazionale Antonio Tajani), la delega resterebbe la stessa: la scuola. L’ingresso della Regimenti, eletta nel 2019 all’Europarlamento con la Lega, farebbe scattare un altro eurodeputato al partito di Salvini: Maria Veronica Rossi, coordinatrice del Carroccio nella provincia di Frosinone. L’uscita dalla Giunta di Tagliaferri ha il suo riflesso sulla chiusura del quadro di FdI per quanto riguarda le posizioni apicali in Consiglio regionale. Per questo, nella riunione che il partito ha svolto stamattina a via della Scrofa con i suoi consiglieri regionali non si sono decisi tutti i nomi per l’ufficio di presidenza né il capogruppo.

Antonello Aurigemma sarà il presidente dell’Aula, FdI ha mantenuto questa postazione e il gruppo ha votato all’unanimità per l’ex assessore capitolino ai Trasporti nella Giunta Alemanno da 10 anni consigliere regionale. Sicuramente il leghista Pino Cangemi sarà il vicepresidente che spetterà al centrodestra, il forzista Fabio Capolei uno dei due segretari d’Aula ma sull’altra postazione che spetta alla coalizione che ha vinto le elezioni c’e’ un punto interrogativo dettato dal cambio in Giunta Tagliaferri-Nicolai. Per questo il quadro non è chiuso. Frosinone e Viterbo, rimaste fuori dall’esecutivo, stanno alzando la voce per avere rappresentanza.

Quindi uno tra Daniele Maura e Alessia Savo (gli eletti FdI a Frosinone) dovrebbe completare lo schema del centrodestra nell’Ufficio di Presidenza con il viterbese Daniele Sabatini (già consigliere dal 2013 al 2018) in pole per la presidenza del gruppo. Il nodo sull’Udp sarà sciolto domani mentre lunedì, dopo le votazioni in Aula, il gruppo di FdI si riunirà per eleggere il capogruppo e parlare anche di commissioni. A tale proposito circola la voce che a Lega e Forza Italia dovrebbero andare le presidenze di quelle Bilancio e Sanità, anche per riequilibrare i pesi dopo la composizione della Giunta.Chi non è per nulla rappresentato è invece l’Udc che, allo stato, si sente "costretto" all’appoggio esterno. Ieri in tarda serata sia il consigliere neoeletto dello scudo crociato, Nazzareno Neri, che il segretario regionale del partito, Marco Di Stefano, hanno pubblicato su Facebook un eloquente post fotocopia: "Mi sembra che non ci vogliono in maggioranza, ce ne faremo una ragione lunedì".Poco fa Neri ha rincarato la dose: "Ormai dalle agenzie di stampa e dai giornali leggiamo tutto e il contrario di tutto con l’unica costante di vedere l’Udc completamente assente nel dibattito interno al centrodestra- ha scritto in una nota- La sensazione è che, vista oramai la prolungata assenza di dialogo con il presidente Rocca, sia stato dato il benservito ad un partito della coalizione che ha vinto le elezioni. Rocca ci sta estromettendo dal governo della regione relegandoci di fatto ad un appoggio esterno. Abbiamo presentato le nostre liste e ci siamo candidati non solo per partecipare in maniera simbolica, ma per assumere insieme al governatore Rocca la responsabilità di guidare la Regione Lazio con lealtà e serietà. Troppo importante è il compito che ci attende per pensare di nascere in questa maniera, mortificando questo o quell’alleato".

E ancora: "Inutili i tentativi di interferenza all’interno dell’Udc: il nostro- ha proseguito Neri- è un piccolo partito che chi ha più forza può tentare di far scomparire nel Lazio, ma non certo dividere. Continueremo la nostra strada, sin da lunedì al primo Consiglio regionale , seguendo lo slogan della campagna elettorale: il famoso appello di don Sturzo agli uomini e alle donne ‘liberi e forti’. Oggi, dopo la fiducia ricevuta dagli elettori, ci sentiamo sempre più ‘liberi’ e sempre più ‘forti’".Oltre a ciò dentro FdI va registrato, riferiscono alcune voci, il forte disappunto di Enrico Tiero, primo degli eletti a Latina, sull’ingresso in giunta di Elena Palazzo (in predicato di prendere l’assessorato all’Ambiente). Tiero è risultato l’unico a non partecipare all’incontro del gruppo. Secondo alcuni questa assenza non avrebbe nulla a che vedere con la scelta in favore della Palazzo ma sarebbe legata ai continui cambiamenti della data della riunione e agli impegni di Tiero.
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