Energia, piano Terna 2023: oltre 21 miliardi di investimenti nei prossimi 10 anni

ROMA – La principale novità introdotta dal Piano di Sviluppo 2023 di Terna è la rete Hypergrid, che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua (HVDC, High Voltage Direct Current) per raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica. In aggiunta agli interventi di sviluppo già previsti, Terna ha pianificato cinque nuove dorsali elettriche, funzionali all’integrazione di capacità rinnovabile, per un valore complessivo di circa 11 miliardi di euro.

"Si tratta di un’imponente operazione di ammodernamento di elettrodotti già esistenti sulle dorsali Tirrenica e Adriatica della penisola e verso le isole- spiega Terna. che prevede nuovi collegamenti sottomarini a 500 kiloVolt", elemento, che rappresenta "una novità assoluta" per l’azienda.Con Hypergrid sarà possibile aumentare la magliatura e la resilienza della rete e raddoppiare la capacità di scambio tra zone di mercato, passando dagli attuali 16 GigaWatt a oltre 30 GW. In aggiunta, lo sviluppo delle dorsali in corrente continua consentirà di minimizzare il consumo di suolo e l’impatto sul territorio.

Nel nuovo Piano di Sviluppo, da quest’anno pubblicato con cadenza biennale, Terna ha inserito oltre 30 progetti infrastrutturali, dando elevata priorità agli interventi ritenuti strategici per l’intero sistema elettrico nazionale, mantenendo le opere inserite nel precedente Piano decennale e inserendo i nuovi progetti della rete Hypergrid.

Al 2040, grazie agli interventi inseriti nel Piano, è prevista una riduzione totale delle emissioni di CO2 fino a quasi 12.000 kt/anno. Queste le linee di azione del Piano di Sviluppo 2023: incremento della capacità di scambio tra zone di mercato attraverso lo sviluppo di infrastrutture abilitanti e innovative; valorizzazione di sinergie infrastrutturali con interventi strategici per il Paese già pianificati, come il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link, e utilizzo di infrastrutture esistenti e siti dismessi per integrare la rete, riducendo al contempo l’impatto ambientale; abilitazione delle fonti di energia rinnovabile; incremento della resilienza della rete con un approccio prospettico per misurare il rischio della rete in caso di eventi meteorologici estremi.

Gli interventi previsti da Terna contribuiranno "in modo significativo" al raggiungimento degli obiettivi posti a livello europeo dal Pacchetto di misure Fit-for-55, che prevede una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 al 2030 rispetto ai livelli del 1990. In Italia, l’energia prodotta da fonti rinnovabili dovrà coprire almeno il 65% dei consumi finali nel settore elettrico entro il 2030, rispetto al 55% indicato precedentemente dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), per un totale di 70 GW di potenza aggiuntiva.

In particolare, gli ingenti investimenti previsti da Terna nella rete di trasmissione elettrica serviranno a incrementare la magliatura e l’affidabilità della rete, a rinforzare le dorsali tra Sud (dove è maggiore la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili) e Nord (dove è più sostenuta la domanda di energia elettrica), a potenziare i collegamenti fra le isole e la terraferma, a sviluppare le infrastrutture sulle due isole maggiori, nonché a migliorare la resilienza, l’efficienza, la sostenibilità e l’integrazione delle rinnovabili.

"Fondamentale" per lo sviluppo della rete di trasmissione sarà il tempo di autorizzazione e realizzazione delle opere rispetto alla velocità di evoluzione degli scenari di generazione e di domanda di energia elettrica. In quest’ottica, Terna adotterà "un approccio modulare per sviluppare un modello flessibile di investimenti, che permetta di realizzare le future infrastrutture di rete in funzione dell’effettivo scenario energetico". A tal fine, le nuove opere della rete Hypergrid saranno "progettate e avviate in iter autorizzativo sin da subito, per poi essere realizzate in funzione delle priorità di sistema", così da rendere la rete pronta ad accogliere la nuova capacità rinnovabile installata.

Entreranno inoltre in esercizio nell’arco di Piano:- Il Tyrrhenian Link, il collegamento HVDC sottomarino a 500 kV che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna, grazie a un investimento di circa 3,7 miliardi di euro. L’opera consentirà una maggiore integrazione tra le diverse zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili. Il Ramo est “Campania-Sicilia” è stato autorizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a settembre 2022, mentre per il Ramo ovest (“Sicilia-Sardegna”) è stato avviato il procedimento autorizzativo. L’opera sarà completata entro il 2028.- L’Adriatic Link, il collegamento HVDC tra Abruzzo e Marche da 1000 MW di potenza lungo circa 250 km, di cui 210 km sottomarini, con un investimento complessivo di circa 1,3 miliardi di euro. L’iter autorizzativo è stato recentemente avviato e la sua entrata in esercizio è prevista per il 2028, con due anni di anticipo rispetto alle stime iniziali. L’opera avrà un ruolo di primo piano nello sviluppo, nell’integrazione e nel trasferimento dell’energia prodotta dai numerosi impianti eolici e fotovoltaici del Sud Italia verso i centri di consumo del Nord.- Il nuovo collegamento in corrente alternata a 380 kV ‘Bolano-Annunziata’, tra Sicilia e Calabria, che permetterà di aumentare fino a 2000 MW complessivi lo scambio di energia elettrica tra l’isola e il continente, a beneficio dello sviluppo delle fonti rinnovabili previsto nel Sud Italia. Per questa opera Terna ha previsto un investimento di 175 milioni di euro. A gennaio 2023, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato il procedimento autorizzativo.- L’elettrodotto sottomarino tra l’Isola d’Elba e la terraferma. L’infrastruttura da circa 140 milioni di euro, lunga 37 km e completamente ‘invisibile’, contribuirà a migliorare la qualità del servizio elettrico locale, garantendo importanti benefici in termini di sicurezza, affidabilità e sostenibilità ambientale. A fine febbraio Terna ha avviato le attività di posa del cavo sottomarino del collegamento a 132 kV.
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