Meloni riceve a Palazzo Chigi i superstiti e i parenti delle vittime del naufragio di Cutro

ROMA – È durato poco meno di due ore l’incontro tra la premier Giorgia Meloni e una delegazione dei parenti delle vittime del naufragio di Cutro, il cui bilancio è salito a 86 morti. Circa 35 persone, tra cui alcuni superstiti, si sono recate a Palazzo Chigi con uno ‘schermatissimo’ pullman della Polizia di Stato entrato dal retro intorno alle 10.15 di questa mattina. Della spedizione facevano parte anche mediatori che hanno consentito la traduzione da e verso le lingue madri. La presidente del Consiglio è arrivata con circa 15 minuti di ritardo, con tre auto della scorta. Al termine dell’incontro, a cui hanno preso parte anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, la delegazione ha lasciato Chigi sempre a bordo del bus della Polizia, a debita distanza da telecamere e cronisti.

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Meloni ha rappresentato ai presenti la vicinanza propria personale e del Governo tutto, comunica Palazzo Chigi, e assicurato il massimo impegno per soddisfarne le richieste. I famigliari e i superstiti hanno ringraziato sentitamente la premier per l’incontro, per l’operato in loro aiuto, per quanto fatto dall’Italia in Afghanistan e per quanto ancora si potrà fare in futuro. Meloni, spiega ancora Chigi, ha garantito che proseguirà la ricerca delle salme, incluse quelle presumibilmente imprigionate nel barcone, ancora incagliato sul fondale.

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La premier ha assicurato inoltre l’impegno diplomatico dell’Italia in sede Ue per dare seguito alle richieste di accoglienza e di ricongiungimento in altri Paesi europei, in particolare in Germania; per un Afghanistan libero e rispettoso dei diritti umani, in particolare di quelli delle donne; per superare le diverse crisi che hanno colpito Pakistan, Palestina e Siria.

L’incontro, fa sapere Chigi, si è svolto in un clima emozionato e commosso. Famigliari e superstiti si sono rivolti facendo "appello al suo cuore di madre" Meloni, che ha chiesto loro quanto fossero consapevoli dei rischi legati alle traversate del Mediterraneo e ribadito la linea del Governo nella lotta contro i trafficanti di esseri umani, al fine di evitare altre tragedie come quelle avvenute di recente. "Grazie per la vostra presenza e per la chiarezza con la quale avete esposto i vostri drammi e le vostre richieste", ha detto la premier in conclusione.
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