Rocca: “La Regione Lazio ha una situazione finanziaria drammatica. I sottosegretari servono per lavorare bene”

ROMA – "La situazione finanziaria del Lazio è drammatica. Come emerge dalla parifica della Corte dei Conti del bilancio 2021, l’entità del debito è di 22 miliardi: cifra mai registrata nel Lazio. Questo ridurrà il margine di manovra, dobbiamo intervenire". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, illustrando in Consiglio regionale le sue linee programmatiche.

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NO AL NUOVO COMMISSARIAMENTO

Il grande debito del Lazio non rischia però di riportare la Regione sotto commissariamento, secondo il neo-governatore. "Noi oggi siamo già sotto piano di rientro e questo non cambia se c’è un commissario o meno. C’è da vedere col Governo un tema di sostenibilità di un debito così importante per affrontarlo e non rimanerne schiacciati". Rocca non ha intenzione di andare dall’esecutivo nazionale a chiedere soldi: "Sarei irresponsabile a presentarmi dal Governo con una crisi come quella attuale e dire ‘mi dovete dare i soldi’, bisogna anche ragionare sulle cose che si possono fare e non chiedere l’impossibile solo per fare demagogia. Le risorse a disposizione del Paese purtroppo sono queste".

Il presidente della Regione spiega quindi: "Dobbiamo trovare altre soluzioni tecniche che ho in mente ma prima di dirle voglio verificarle, anche per evitare di aprire un dibattito inutile. Farò una conferenza stampa dedicata alla situazione finanziaria, perché anche la mia misurabilità passa attraverso la chiarezza sui conti. Chiudiamo un periodo storico fatto di accuse reciproche che alla fine non cambiano la sostanza, sempre 22 miliardi di debito abbiamo e da quello dobbiamo partire".

ROCCA: 4 SOTTOSEGRETARI NON PER LITI POLITICHE MA PER LAVORARE BENE

Rocca ha poi annunciato che nominerà quattro sottosegretari in aggiunta ai dieci componenti della sua Giunta. Non subito, perché sarà necessaria una modifica allo Statuto che richiederà una doppia lettura in Consiglio regionale, ma certamente non per risolvere liti all’interno del centrodestra dopo che era stato varato l’esecutivo pochi giorni fa. "La questione dei sottosegretari non è legata a malumori nel centrodestra – ha spiegato Rocca – Nelle Regioni abbiamo dei tetti rispetto agli assessori determinati dalla legge Monti. Ci sono assessorati che per tematica pesano meno ma quando si mettono insieme alcune deleghe escono fuori assessorati che sono dei ‘mostri’ in termini di peso che deve essere seguito quotidianamente. Quindi, non avendo la possibilità di aumentare gli assessori c’è la possibilità invece, attraverso una piccola modifica statutaria, di creare quattro sottosegretari e avere qualcuno che possa seguire meglio personalmente i temi. I sottosegretari non nascono da una questione di lite politica ma di potere lavorare bene".

ROCCA: CON ME REGIONE TORNERÀ A ESSERE CASA DEI SINDACI

"La Regione sotto la mia guida deve tornare a essere un luogo di ascolto, la casa dei sindaci. Dobbiamo tornare ad ascoltare i territori e dargli le risposte che attendono da troppo tempo", ha spiegato Rocca in Consiglio regionale. "Questo è il luogo dove la sintesi deve trovare aria pura per potersi realizzare senza cedere alla voglia di cogestione ma con la capacità profonda di ascoltare e se servirà di correggersi, davanti all’interesse dei nostri cittadini – ha aggiunto – Mi piacerebbe che il Consiglio diventasse un luogo dove confrontarsi. Le sfide che abbiamo davanti sono troppo importanti per abbassarle a piccolo consenso immediato – ha sottolineato l’ex presidente della Croce rossa -. Abbiamo il dovere di non cercare l’applauso facile ma di assumerci sulle nostre spalle la responsabilità di restituire alla Regione un’anima".

ROCCA: CON GUALTIERI SUPERIAMO ‘CASERMONI’ CORVIALE E TOR BELLA MONACA

Superare gli ospedali a padiglioni ma anche le case popolari fatte a ‘casermoni’ come quelle di Corviale (dove c’è il famoso ‘chilometro’ di cemento’) e Tor Bella Monaca. Questo è un altro obiettivo del neo-presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Come riuscirci? "Non sarei mai per buttare giù e ricostruire ma per costruire e semmai poi buttare giù – ha spiegato il governatore – Serve suolo per farlo, certo, ma l’abbrutimento che porta vivere in luoghi del genere diventa un imperativo che insieme al sindaco dobbiamo affrontare con soluzioni razionali. Questa è una cosa che dobbiamo fare, oserei dire mano nella mano, per dare una risposta a tanta bruttezza – ha osservato Rocca – È una situazione orribile e vivere in quelle case così spersonalizzate non aiuta nemmeno alla cura, lo dice chi per anni ha vissuto nelle case popolari a Spinaceto con sua nonna".

Insomma, via enormi blocchi di cemento per fare spazio a costruzioni più piccole: "Il condominio più piccolo aiuta anche alla formazione di microcomunità. Di soluzioni ce ne sono – ha aggiunto Rocca – Fatemi sognare, poi magari tra cinque anni ci sbatterò la faccia".

ROCCA: GESTIONE TERMOCOMBUSTORI INSOSTENIBILE SENZA AIUTO STATO

Nel corso dell’illustrazione delle linee programmatiche, Rocca ha parlato anche di rifiuti: "Dobbiamo essere consapevoli che la gestione degli impianti di termocombustione non è sostenibile senza l’intervento fiscale dello Stato a parziale rimborso del servizio steso dagli operatori del settore, giusto per sfatare un luogo comune. Ma è inaccettabile trincerarsi dietro pregiudizi ideologici – ha puntualizzato il governatore del Lazio – contro qualunque tecnologia idonea alla cosiddetta chiusura del ciclo dei rifiuti, definizione secondo la quale il residuo di recupero, riciclo e riuso va comunque trattato in modo responsabile, e non inviato in altre Regioni e nazioni con costi esorbitanti per la comunità, come accade ora".

ROCCA: RECUPERARE FORLANINI, IPOTESI RSA PER IL SAN GIACOMO

Per quanto riguarda la sanità, Rocca ha parlato di ospedali: "Vogliamo recuperare il San Giacomo e il Forlanini". Sul primo, dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha ribadito la sua vocazione a nosocomio, "non penseremo a un ospedale per acuti. Rimetterci mano in questo senso – ha spiegato il presidente della Regione Lazio – avrebbe costi insostenibili ma se gli eredi della famiglia Salviati ci aiuteranno si può pensare a una Rsa, mantenendo così una vocazione socio-sanitaria".

Quanto invece al policlinico Umberto I e al San Camillo, secondo Rocca "gli ospedali a padiglioni hanno fatto il loro tempo. In questo senso la sanità va ripensata, non è un caso che le aziende ospedaliere siano quelle che perdono di più e che i due nosocomi a padiglioni di Roma perdano entrambi 150 milioni di euro l’anno. Dobbiamo fare scelte coraggiose e assumercene la responsabilità, altrimenti saremmo costretti ad artifizi contabili che sottrarranno risorse alle azienda sanitarie del territorio per dire che la nostra sanita è in pareggio. C’è un problema strutturale in quelle due strutture e se non lo affrontiamo responsabilmente, è ovvio che avremo un’emorragia".

"Cerchiamo di capire questo dialogo col Bambino Gesù, ma mi pongo il problema del fatto che abbiamo due ospedali a padiglioni che perdono 300 milioni di euro l’anno (Umberto I e San Camillo, ndr) e c’è una questione di impatto di queste strutture che portano a una dispersione strutturale importante", ha detto Rocca riguardo all’ospedale Forlanini. Per il neo-governatore, "se il Forlanini lo prende il Bambino Gesù ben venga, secondo me è un grande impegno anche per il Bambino Gesù. Noi possiamo vedere se riusciamo a recuperare anche il Forlanini come San Camillo, fare dei lavori di adeguamento che possano consentirne l’assorbimento e i padiglioni che rimangono farci una Rsa. Bisogna lavorarci con i tecnici ma l’idea è andare verso il superamento degli ospedali a padiglioni".
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