A Napoli parte la 26esima Borsa Mediterranea del Turismo, Santanché: “Il Sud ha bellezze straordinarie”

NAPOLI – In una Mostra d’Oltremare gremita si è aperta a Napoli la 26esima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo. La cerimonia inaugurale ha visto la partecipazione della ministra del Turismo Daniela Santanchè, dell’ad di Enit Ivana Jelinic, dell’assessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci, dell’assessora al Turismo del Comune di Napoli Teresa Armato, del patron di Progecta Angioletto de Negri.

SANTANCHÈ: SUD HA BELLEZZE STRAORDINARIE, C’È GRANDE ATTENZIONE

"Dobbiamo aiutare il Sud che ha delle bellezze straordinarie e ancora delle potenzialità che non sono espresse e, quindi, il ministero del Turismo è a disposizione e tutte le volte che ci sono degli eventi così importanti che impattano sul turismo io sono presente. Questo vuol dire che c’è una grande attenzione", spiega la ministra del Turismo Daniela Santanché intervenendo prima dell’apertura della 26esima Borsa Mediterranea del Turismo, in corso fino a sabato nella Mostra d’Oltremare di Napoli.

"Noi – osserva la ministra – dobbiamo imparare tutti insieme, con lo sforzo che devono fare anche le Regioni, che abbiamo il terzo marchio al mondo: il Made in Italy. La campagna che dobbiamo fare all’estero è proprio sfruttare questo marchio che ha una brand reputation, una riconoscibilità, altissima". "Questo – chiede Santanché – deve essere uno sforzo di tutti perché le Regioni hanno tutte delle specificità, ma va bene comunicarle quando ci si riferisce al mercato domestico. Quando andiamo all’estero, in tutte le grandi manifestazioni che abbiamo, deve esserci l’Italia".

DE NEGRI (PROGECTA): 200 BUYER A BMT, DOPPIO CON AIUTI ISTITUZIONI

"Qui ci sono 200 buyer, ma le istituzioni più che sostenerci cercano di scoraggiarci, togliendoci il sostegno. Parlo anche della Regione Campania che non vede le dodici Regioni che investono venendo da fuori. Noi dovremmo essere leader nel settore, portando il doppio dei buyer, ma se ci tagliano i viveri e l’entusiasmo la cosa non va bene. A quel punto preferiremmo azzardare e assumerci l’onere di organizzare eventi in proprio". Lo ha spiegato il patron di Progecta Angioletto de Negri in occasione della prima giornata di BMT.

"Io immagino l’Italia, al centro del Mediterraneo, come un polo mondiale di riferimento per il turismo attivo e dinamico. Questo comparto è la linfa per l’economia nazionale e mondiale. Eppure – ha aggiunto de Negri – oggi c’è disinteresse, con la pandemia, la guerra e l’inflazione è come se la gente si fosse stancata di avere entusiasmo. E dobbiamo avere ancora risorse dal Governo perché quelle erogate in passato sono servite per la sopravvivenza, per essere arrivati fin qua".

L’ASSESSORE CASUCCI: TURISMO INDUSTRIA PIÙ IMPORTANTE IN CAMPANIA

"Credo che il turismo sia l’industria più importante della Regione Campania, senza nulla togliere alle altre che fanno dei numeri singolarmente più elevati, ma il turismo è una realtà produttiva così diffusa, così presente sui territori che costituisce l’industria più significativa su cui costruire lo sviluppo della Campania nei prossimi 100 anni". Lo ha detto Felice Casucci, assessore al Turismo della Regione Campania, a margine dell’inaugurazione della 26esima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo alla Mostra d’Oltremare di Napoli.

"Con oggi alla BMT – ha aggiunto – ho incontrato per la sesta volta la ministra Santanchè, lei oramai dichiara che siamo una coppia di fatto perché ci vediamo molto spesso. C’è un dialogo, un’apertura, un confronto. Fratelli d’Italia è molto concentrata sui temi turistici, ho tanti amici che si prodigano in questo senso anche nelle altre Regioni, anche il coordinatore nazionale abruzzese è di FdI".

"È evidente che il dialogo è necessario, che le istituzioni devono confrontarsi, costruire, nel rispetto dei ruoli e delle differenze politiche, un progetto che dia successo ai territori. Il turismo non può avere barriere, la politica nel turismo dovrebbe contare pochissimo. Sul turismo bisognerebbe costruire un grande patto di sviluppo nazionale che muove verso il mercato internazionale perché – ha concluso Casucci – il made in Italy è riconosciuto a livello internazionale. Dovremmo fare molto di più".
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