Pensioni, scivoli con meno oneri ma con assunzioni nelle grandi aziende

Dopo l’interlocuzione con le parti sociali il governo scopre le carte e presenta una norma nella legge di Bilancio per disciplinare il contratto d’espansione con l’obiettivo di gestire le ristrutturazioni aziendali, anche in vista della fine del blocco dei licenziamenti il prossimo 31 marzo, in aggiunta alla previsione della manovra che ha confermato per il 2021 ed esteso l’utilizzo di questo strumento alle imprese con oltre 500 dipendenti – allargando la platea a circa 2mila aziende – ci sono due novitĂ  in arrivo per le sole grandi imprese sopra i mille dipendenti che potranno beneficiare di ulteriori 12 mesi di riduzione dei versamenti – in aggiunta ai 24 mesi giĂ  previsti a carico dello Stato con la Naspi – a condizione che effettuino un’assunzione per ogni tre uscite. Lo prevede l’emendamento che ha tra i firmatari Carla Cantone (Pd) e la presidente Dem della commissione Lavoro della Camera, Debora Serracchiani che riguarda i lavoratori che si trovino a non piĂą di 60 mesi dalla pensione di vecchiaia, che abbiano maturato il requisito minimo contributivo, o dalla pensione anticipata. L’attuazione dello strumento è legata all’accordo con la rappresentanza sindacale, previo esplicito consenso in forma scritta dei lavoratori interessati. Il datore di lavoro riconosce al lavoratore fino al raggiungimento fino al raggiungimento della prima decorrenza utile del trattamento pensionistico, a fronte della risoluzione del rapporto di lavoro, un’indennitĂ  mensile, pari al trattamento pensionistico lordo maturato al momento della cessazione del rapporto di lavoro, come determinato dall’Inps. Se la prima decorrenza utile della pensione è quella per la pensione anticipata, il datore di lavoro versa anche i contributi previdenziali utili al conseguimento del diritto alla pensione. Lo strumento è finanziato con 36,1 milioni (2021), 33,10 milioni (2022), 7,5 milioni (2023) e 5 milioni (2024). Il contratto d’espansione è stato introdotto sperimentalmente nel 2019 dal governo giallo verde – il padre è un big della consulenza alle imprese, Enzo De Fusco -, che ne aveva previsto l’applicazione alle aziende con oltre mille dipendenti fino alla fine del 2020. Per gli altri dipendenti interessati dal contratto d’espansione l’azienda può ricorrere alla Cigs fino a 18 mesi con una riduzione oraria media al 30%, per supportare un progetto di riqualificazione dei lavoratori. “Rendiamo utilizzabile un importante strumento di politica attiva – spiega Debora Serracchiani – che consente di rinnovare le competenze, quando non ci sono all’interno di un’azienda, facilitando la staffetta generazionale. Alle grandi aziende che lo utilizzeranno presentando piani di rilevanza strategica in linea con i programmi europei, chiediamo di assumere». Lo strumento ha avuto difficoltĂ  attuative. I sindacati hanno sollecitato un intervento del ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo: a novembre dei 2019 Ericsson ha sottoscritto un accordo con Slc-Fistel-Uilcom in scadenza a fine anno.ha assunto 30 lavoratori sui profili innovativi, ha provveduto alla formazione come previsto dagli accordi sottoscritti in sede ministeriale, ma ci sono 63 lavoratori ancora nel limbo. «Lo strumento – commenta Arturo Maresca, ordinario di diritto del lavoro all’UniversitĂ  La Sapienza di Roma – se reso funzionante può diventare un modello perla gestione del ricambio generazionale, con un mix di misure attivabili come la formazione, la sospensione dei lavoratori, gli esodi anticipati e le assunzioni. Vanno superate le difficoltĂ  attuative dell’esperienza pregressa».: Anche la Lega ha presentato un emendamento alla manovra sul contratto d’espansione, primo firmatario l’ex sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon che siapplica ai lavoratori a non piĂą di 84 mesi dalla pensione di vecchiaia, che abbiano maturato il requisito minimo contributivo, o anticipata. «Prevediamo di abbassare il numero dei dipendenti da mille a 150 – spiega Durigon-. Il trattamento di Cig è concesso a condizione che l’impresa presenti un progetto di formazione e di riqualificazione- Per le assunzioni di giovani che hanno conseguito il diploma dagli Its, il regime previdenziale è ridotto del 6%». Si prevedono 360 milioni di euro per ciascuno degli anni, 2021 e 2022. Quanto al Fondo nuove competenze, creato dal ministro del Lavoro e gestito da Apal, in circa un mese ha coinvolto 46mila lavoratori, coinvolgendo aziende come Tim e Vodafone. Il fondo da 730 milioni remunera il costo del personale che frequenta percorsi formativi stabiliti da accordi collettivi.

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Arianna Meloni apre la “sua” campagna. “Ma non mi candido”

Debutto da front runner Fdi: "non amo i riflettori ma quella di giugno è la battaglia delle battaglie" Viterbo, 19 apr. (askanews) – L'espressione del viso, quando fa il suo ingresso nella saletta delle Terme dei Papi allestita per l'incontro 'L'Italia cambia l'Europa, mostra stupore. Non tanto per le circa trecento persone in attesa di

Basilicata, Marrese: con Bardi cappa asfittica sulla cultura

In cinque anni di Governo nulla, nemmeno nominato un assessore ad hoc Potenza, 19 apr. (askanews) – "Per anni la Basilicata è stata attraversata da fermenti culturali che hanno avuto il più riconoscibile in Matera Capitale della Cultura 2019. Da 5 anni, invece, Bardi e la sua Giunta di destra hanno messo una cappa grigia

Le pensioni dell’EPPI

Gli approfondimenti sulla previdenza di PAOLO LONGONI. L’ente di previdenza per i periti industriali, EPPI, è un ente formatosi secondo la disciplina del d. lgs....