Un intervento per arginare la “montagna di cartelle esattoriali che rischiano di arrivare nel 2021” e nuove misure, con un occhio di riguardo per autonomi e professionisti, con il decreto Ristori che il governo – crisi permettendo – lancerĂ dopo il nuovo scostamento di bilancio da 24-30 miliardi di euro. A spiegare l’agenda dell’esecutivo, attanagliato dalla crisi aperta da Italia Viva di Matteo Renzi, è stato il viceministro all’Economia, Antonio Misiani, al forum di Italia Oggi dedicato ai commercialisti e alle novitĂ di legge di Bilancio e altri provvedimenti degli ultimi mesi.
Un freno alle cartelle del Fisco
Sul fatto che si cercherĂ di tamponare l’invio di 50 milioni di cartelle da parte dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione, problema sollevato da Repubblica nei giorni scorsi, Misiani ha confermato l’intervento: sulla “montagna di cartelle esattoriali che rischiano d’arrivare nel 2021, è necessario un intervento: una proroga-ponte, uno scaglionamento degli invii molto piĂą diluito nel tempo, una reateizzazione piĂą conveniente, un ‘saldo e stralcio’, altrimenti s’apre un problema sociale”, ha detto.
Il nuovo Ristori: 2,5 miliardi per i contributi degli autonomi
Il governo è poi impegnato nella scrittura del nuovo decreto Ristori. Prima sarĂ necessario chiedere al Parlamento ulteriore spazio di bilancio: “Lo scostamento di bilancio dovrebbe essere oggetto di un Consiglio dei ministri convocato nelle prossime ore”, ha detto Misiani rimarcando che “è necessario continuare a lavorare” nonostante la crisi politica “perchĂ© viviamo una fase di incertezza e difficoltĂ dal punto di vista sanitario, economico e sociale. Dobbiamo continuare – ha aggiunto – a sostenere nell’emergenza le famiglie e i lavoratori per metterli nella condizione di reggere i colpi della recessione”.
Il quinto decreto Ristori, dunque, sarĂ “piĂą ampio e articolato” di quello di dicembre. Come noto il testo affronterĂ i nodi del rinnovo della cassa integrazione (dovrebbero esser finanziate 18 nuove settimane per i settori piĂą colpiti, con il tema del blocco dei licenziamenti in scadenza a fine marzo da riprendere in mano); e punterĂ a superare il criterio dei codici Ateco per estendere piĂą possibile gli aiuti ai settori in difficoltĂ , anche a quelli che non hanno dovuto chiudere ma che hanno registrato perdite. Alla sanitĂ dovrebbero essere destinati piĂą di tre miliardi, di cui 1,5 per i vaccini. Dovrebbero arrivare inoltre fondi per la scuola e per i Comuni.
Misiani ha aggiunto che ci sarĂ lo stop ai minimi contributivi per autonomi e professionisti fino a 50 mila euro, con riduzione del fatturato pari o superiore al 33% nel 2020: “Credo sia una risposta forte, dovrebbe arrivare a 2,5 miliardi di euro, un miliardo giĂ stanziato nella legge di Bilancio e uno e mezzo” aggiuntivo con il nuovo Ristori. “La crisi di governo – ha fatto notare Misiani, parlando anche di altre misure e di legge di Bilancio – non aiuta da questo punto di vista: mi auguro nell’interesse generale del Paese che si sia in grado di varare queste misure che non possono aspettare oltre”.