Senza ordinanza prefettizia è nulla la cartella esattoriale

La Corte di Cassazione con sentenza 24702/20 ha chiarito quali sono i requisiti necessari perché un verbale di contestazione di un’infrazione al codice della strada, in caso di impugnazione persa, possa trasformarsi in una cartella di pagamento. In alternativa al Giudice di pace è possibile presentare ricorso al Prefetto, entro 60 giorni dal ricevimento del verbale. “Nel caso il ricorso viene rigettato – sottolinea Fedele Santomauro, vicepresidente dell’istituto Nazionale Esperti Contabili -. l’organo accertatore della violazione notificherà, entro i successivi 150 giorni, il provvedimento di rigetto e l’ordinanza di ingiunzione che il Prefetto avrà emesso a seguito del respingimento del ricorso; in questo caso la multa originaria diventerà più salata” “Però, se La comunicazione degli Uffici territoriali del Governo non si è conclusa con un’apposita ordinanza ‘ad hoc’ – aggiunge -, non è consentita l’emissione della cartella esattoriale sulla base del verbale di contestazione dell’infrazione. Secondo la pronuncia della Suprema Corte il verbale, per quanto riguarda la violazione del codice della strada, non basta più e serve uno specifico ed ulteriore provvedimento amministrativo, che deve essere emesso a conclusione del procedimento di opposizione”.