Sulle startup il confronto con l’ecosistema europeo è necessario. Ne è convinto Sebastiano Gadaleta, presidente della Commissione Finanza Aziendale dell’Unagraco. âAd oggi la maggior parte delle agevolazioni sono rappresentate da incentivi di natura fiscale che non si controbilanciano spesso ad un fabbisogno finanziario delle stesse start up innovativeâ, ha evidenziato. In particolare, il raffronto con quanto avviene in Francia può fornire interessanti spunti di dibattito.
âMacron ha accelerato la trasformazione della Francia in una startup nation, con un programma che si è posto l’obiettivo di sostenere tutti gli attori (startup, investitori, incubatori) presenti sul territorio francese e allâestero; accrescere lo sviluppo di imprese con un fondo di investimenti di 200 milioni di euro per gli acceleratori di startup privati; dare visibilitĂ a livello internazionale al programma stesso con un fondo da 15 milioni di euro dedicato alla promozione delle startup su eventi internazionaliâ.
âBen vengano questi capitali anche nel nostro paese â ha concluso – purchĂŠ calati in metodologie operative concrete ed in un ecosistema composto da operatori qualificati, quali consulenti, incubatori, gli stessi fondi eventi di cultura manageriale, etcâ.
A proposito di criticitĂ , l’avvio di una startup rappresenta senza dubbio un momento delicato. âPresuppone â spiega Francesco Marcetti, Consigliere nazionale Unagraco – unâanalisi dettagliata delle specifiche di business e la configurazione di un nuovo impianto organizzativo. Altrettanto delicata è la fase di passaggio al livello successivo, quello ad impresa e possibilmente ad impresa di successoâ.
âIl problema piĂš complesso â spiega – è certamente quello di adeguare il team alle necessitĂ organizzative necessariamente crescenti. Se quindi lâobiettivo è il gradimento del mercato per la collocazione dei propri prodotti/servizi, altrettanto importante è lâobiettivo di dotarsi dellâorganizzazione. Occorre pertanto individuare dei professionisti adatti a gestire queste trasformazioni: passare da una fase di start up ad una fase di scala, per unâimpresa, significa anche scomodi cambiamenti necessari tuttavia per portare il business al livello successivoâ.
Ma perchĂŠ ciò avvenga è necessario un fisco diverso da quello attuale, e alcune proposte sono arrivate dal Consiglio nazionale di categoria âIl CNDCEC â sottolinea il consigliere Raffaele Marcello a margine del convegno – ha sviluppato un ampio documento dal quale emergono iniziative di ampio respiro per un ripensamento del nostro sistema tributario. Molte sono delle vere e proprie semplificazioni di specifici adempimenti, soprattutto in vista della prossima entrata in vigore dellâobbligo della fatturazione elettronica per tutti. Riteniamo prioritaria la necessitĂ di una espressa codificazione normativa dellâobbligo del contraddittorio preventivo ai fini della validitĂ dellâatto di accertamento; la modifica dei tempi di entrata in vigore dellâobbligo di fatturazione elettronica tra privati; lâabrogazione della Tasi, mediante suo accorpamento nellâImu e dellâIrap, mediante sua sostituzione con una addizionale regionale sulla stessa base imponibile dellâIres; la collocazione dello Statuto del contribuente allâinterno della gerarchia delle fonti, ribadendo lâassoluta necessitĂ e urgenza di costituzionalizzare alcuni principi in esso contenuti. Non vanno inoltre sottaciute le criticitĂ per alcune misure che sarebbero allo studio del Governo come, ad esempio, lâestensione del regime dei minimi alle partite IVA con fatturato fino a 100.000 euroâ.
âL’attenzione va posta sulle agevolazioni fiscaliâ, spiega il docente di economia aziendale Armando Urbano. âLe startup innovative sono soggette allo stesso regime fiscale delle societĂ di capitali e quindi sono tenute ai versamenti dellâI.R.E.S. e dellâI.R.A.P. sui redditi conseguiti in base alle aliquote vigenti. I vantaggi fiscali per la startup innovativa sono rappresentati dalla possibilitĂ di poter usufruire del super ammortamento sullâacquisto di beni strumentali di nuova fabbricazione che può essere cumulato con lâiper ammortamento se vengono acquisiti beni altamente tecnologici.â