A Toronto c’è l’Africa del futuro, di mattoncini Lego

ROMA – Dopo Black Lives Matter, mattoncini di Lego. Centomila, tutti neri. Trasposizione in chiave afrofuturista, due metri per tre, dell’antica città carovaniera di Kumbi Saleh. L’opera, appena acquisita dal museo Aga Khan di Toronto, è stata realizzata dall’artista canadese-ghanese Ekow Nimako.

La città carovaniera, che mille anni fa nel sud dell’attuale Mauritania fu snodo del commercio di oro e di sale diventando ponte anche culturale tra Africa, Medio Oriente ed Europa, è ricostruita come fosse il 3020. Ora sarà parte della mostra ‘Caravans of Gold, Fragments in Time’.Presentando tempo fa una sua esposizione, ‘Building Black: Civilisations’, Nimako aveva parlato di incontri sorprendenti e fecondi tra il mondo occidentale e le culture africane. Aveva poi ricordato l’incredulità di chi, guardando la sua città in miniatura, non riusciva proprio ad associare i Lego, multicolori per antonomasia, a quei mattoncini neri.

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