ROMA – Quattro zone periferiche della capitale Port-au-Prince sarebbero sfuggite al controllo dello Stato, a causa delle violenze di gruppi criminali. E’ per questo che il governo di Haiti, con un decreto presidenziale, ha imposto lo stato d’emergenza per queste aree. In particolare, si tratta di tre quartieri di Port-au-Prince e di un piccolo comune all’interno della stessa provincia.
La misura, hanno riferito fonti di governo, si è resa necessaria per ristabilire “l’autoritĂ dello Stato”, in quanto “sequestri di persona a scopo di estorsione, rapine e saccheggi” avvengono quasi quotidianamente e le gang locali non esitano ad arrivare “allo scontro diretto con le forze di pubblica sicurezza”.
VenerdĂŹ scorso, la polizia ha lanciato un’operazione in queste zona ma senza successo e quattro agenti hanno perso la vita. In conseguenza delle nuove misure, si legge nel decreto, “potrebbero esserci restrizioni alle comunicazioni e al traffico per consentire l’intervento delle autoritĂ ”. Una situazione che, come avvertono fonti di stampa internazionali, potrebbe inasprire l’emarginazione delle comunitĂ locali, che nelle periferie soffrono maggiormente la disoccupazione e la mancanza dei servizi di base.
Haiti da mesi sta attraversando una crisi politico-istituzionale a cui si aggiunge quella economica, aggravata dalla pandemia di Covid-19. Il Paese non si è mai ripreso del tutto dal devastante terremoto del 2010, registrando tassi di povertà tra i piÚ alti del continente.
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