Mercato ritrovato di Bologna lancia il ‘pacco da su’ per parenti lontani

BOLOGNA – Chi lo ha detto che soltanto la zia che vive al Sud ha dell’ottimo cibo da inviare al nipote che studia e vive al Nord? A Bologna, il Mercato ritrovato prova a rompere questo cliché e lancia il ‘Pacco da su’. Si tratta di una spesa online che, chi vive in città può ordinare e spedire ai parenti più cari e lontani, cercando così di ridurre le distanze ‘di sicurezza’ a causa del coronavirus, almeno a tavola.

“Visto che non sono molte le cose che possiamo fare, cerchiamo di fare bene e con gusto quelle che ci restano. Invitiamo tutti i nostalgici del Mercato a comprare e spedire prodotti”, ironizza Giorgio Pirazzoli, tra i coordinatori del mercato contadino gestito a Bologna da un’associazione di produttori che privilegia prodotti a chilometro zero. In occasione della Pasqua in arrivo, perciò, ora è possibile inviare la ‘Spesa ritrovata’ anche a chi vive in un’altra regione, mentre fino ad oggi si poteva soltanto ordinare e ricevere se si viveva in prossimità del mercato o al massimo in comuni poco distanti. L’iniziativa, partita ieri, segna già un 10% di ordini verso altre regioni, in particolare in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Piemonte. Tra questi, alcuni committenti sono proprio persone che vivono a Bologna e hanno deciso “di omaggiare i parenti lontani”, ma la spesa è aperta a tutti.

Oltre ai ‘classici’ prodotti che si trovano sui banchi del Mercato ritrovato si può scegliere anche di spedire le speciali colombe pasquali, realizzate artigianalmente da alcuni forni bolognesi. Intanto, anche le attività del mercato continuano nonostante la zona rossa. “Con il fatto che le persone non possono uscire dal proprio comune questo fa si che le persone che si recano di persona o che ordinano online sono tante, è aumentata molto la domanda”, spiega Pirazzoli, ricordando che il mercato, ogni sabato dalle 9 alle 14 in via Azzo Gardino), “è sempre aperto e all’aperto, in uno spazio dove circola molta aria”.

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