Zedda (vicepresidente Sardegna): “Vaccini non ci arrivano. Draghi? Chiediamo più confronto”

CAGLIARI – “Quella delle vaccinazioni in Sardegna è una nota dolente. Ad oggi la nostra isola viene vista tra i fanalini di coda per quanto riguarda le somministrazioni, e questo non dovrebbe avvenire: anche noi dobbiamo avere le dosi necessarie per intervenire efficacemente contro il contagio”. Sono le parole di Alessandra Zedda, vicepresidente della Regione Sardegna, interpellata dall’agenzia Dire. “Io condivido il modello adottato dalla Grecia, per quanto riguarda la valorizzazione delle isole turistiche- sottolinea- e lo Stato avrebbe dovuto investire con convinzione nel turismo, per esempio attraverso la vaccinazione a tappeto della Sardegna, della Sicilia e delle principali zone turistiche”.

Riguardo al nuovo esecutivo la vicepresidente della Regione Sardegna e assessora al Lavoro dichiara: “La giunta regionale sarda cerca di avere con il governo rapporti di lealtà istituzionale, per avere dei canali di confronto per risolvere le principali vertenze. Con onestà intellettuale, devo dire che la partenza non è stata proprio delle migliori con alcuni ministeri, in particolare con quello del Lavoro e dei Trasporti”. “Anche con il vecchio governo abbiamo sofferto difficoltà di relazione con questi due dicasteri- sottolinea Zedda- serve un rapporto più assiduo di collaborazione, anche perché le nostre vertenze- cito su tutte Air Italy, Portovesme e Porto Torres- non possono aspettare. Un giudizio sul premier Mario Draghi? Riporta il modus operandi delle competenze e della concretezza, della capacità di intervenire in maniera precisa. Ma, come ho detto altre volte, la nascita del nuovo esecutivo si traduce in una sconfitta della politica: Draghi è ancora identificato come un tecnico, e questo è un aspetto che mi piace meno. Per fortuna, non mi pare che sia un ‘Monti 2′”.

ZEDDA (REGIONE SARDEGNA): “RISTORI PER TUTTI I LAVORATORI” 

“La Regione Sardegna, negli ultimi sette mesi di pandemia, ha stanziato complessivamente quasi 280 milioni per far fronte alla crisi. Le risorse sono sufficienti per venire incontro a tutti i lavoratori senza reddito, compresi gli stagionali: i beneficiari che rispondono correttamente all’istruttoria saranno assolutamente finanziati”, dichiara l’assessora al Lavoro e vicepresidente della Regione Sardegna, nella videointervista all’agenzia Dire. “Le risorse saranno sufficienti anche per le grandi imprese del settore turistico e dell’accoglienza, e in gran parte riusciremo a soddisfare le richieste del fondo ‘(R)esisto’, che riguarda i lavoratori e le lavoratrici autonomi- sottolinea Zedda-. Cercheremo di dare soddisfazione all’indennità una tantum per lavoratori e lavoratrici, senza e con partita Iva, una misura molto importante perché abbiamo impostato il mancato reddito e quindi potremo erogare senza il Durc, che sappiamo essere uno scoglio insormontabile”.

“Quando abbiamo bandito le forme di ristoro, abbiamo specificato da subito che non ci sarebbero stati ‘click day’, proprio perché, su indicazione del presidente Christian Solinas, volevamo portare avanti programmi che potessero soddisfare tutti. Questo ci consentirà di capire da subito quali potranno essere le economie da reinvestire, e soddisfare i beneficiari che hanno diritto. L’impegno è anche quello di reperire nuove risorse regionali ed europee”. “Stiamo lavorando per ristorare tutti i settori che ancora non hanno ricevuto le risorse- conclude Zedda- e, in vista della ripartenza, stiamo investendo su un nuovo modello di sviluppo che deve partire dalla formazione, dalla valorizzazione delle risorse territoriali e dall’attrazione degli investimenti esterni. Lo stiamo facendo attraverso politiche di taglio del costo del lavoro, bonus assunzionali e formazione dei disoccupati”.

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