ROMA – “La mia collaboratrice abita a Lodi e la Camera è a Roma. Si tratta quindi di una distanza consistente. Non mi sono mai lamentata di lei perchĂ© era brava e disponibile. La sua mansione era quella di segreteria, quindi organizzare le missioni pre covid, gli impegni d’Aula e istituzionali e incastrare tutto questo con i miei impegni personali. Dov’è lo scandalo quando eravamo d’accordo così fin dall’inizio, quando non avevo la possibilitĂ di fare certe cose personalmente, come andare in farmacia e prendere appuntamento con un medico? Di cosa mi devo giustificare?”. Così la deputata dem, Laura Boldrini a margine della presentazione di una proposta di legge alla Camera contro l’odio in rete.
“Questa situazione non ha nulla di irregolare- ha aggiunto Boldrini- Lodi-Roma è una distanza lunga ma la mia collaboratrice lo sapeva. Roberta (il nome della collaboratrice, ndr), è stata in smartworking fino a maggio, non le è stato negato. A maggio ha avuto una complicazione con il figlio le ho detto che con i ritmi della mia segreteria bisognava trovare un modo che era difficile da trovare. Abbiamo quindi convenuto insieme che le nostre strade si sarebbero separate, ma lo abbiamo fatto con serenitĂ e commozione. L’ho sentita decine di volte a seguire, ho tutti i messaggi che per buon gusto eviterei di mostrare”.
“Da certa stampa- ha concluso l’ex presidente della Camera- sono stato definita con termini aberranti, come schiavista, padrona o aguzzina. Ritengo che questa sia una manifestazione di odio. PerchĂ© nessuno mi ha chiamata per chiedere la mia, virgolettando certe dichiarazioni che le mie collaboratrici non hanno mai detto. A chi giova tutto questo?”.
BOLDRINI: “SU MIA EX COLF MONTATO CASO, CI SIAMO SENTITE IERI”
“Quello relativo alla mia ex colf è un caso montato sul nulla. Quest’ultima ha infatti ricevuto il tfr ed è stata con me in rapporti sereni e pagata secondo le tabelle salariali. Si tratta di fare gli ultimi conteggi sugli scatti di anzianitĂ . Non c’è nessun illecito, nĂ© contenzioso. Solo calcoli che io non ero in grado di fare ma neanche lei, quindi eravamo d’accordo che li avremmo fatti al patronato che per alcuni mesi non siamo riusciti a contattare. Con lei ci siamo sentiti anche ieri”, spiega Boldrini.
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