Vaccino, Figliuolo in Lombardia: “Non va tutto bene, rimediamo insieme”

Di Maria Laura Iazzetti e Nicolò Rubeis

MILANO – “Non va tutto bene, e come da altre parti dobbiamo migliorare, altrimenti non ha senso verificare”. Il generale dell’esercito Francesco Paolo Figliuolo, subentrato al posto di Domenico Arcuri nel ruolo di Commissario straordinario nazionale per l’emergenza Covid-19, sottolinea le difficoltà recenti incontrate in Lombardia nel piano vaccinale messo in campo dal Pirellone.

“Bertolaso- continua Figliuolo- ha detto che la Regione è una Ferrari con le ruote sgonfie. Io dico invece che a volte non è arrivata la giusta benzina”. Le idee, per il generale, “ci sono”, e il piano, nel complesso, “è coerente con quello nazionale”. Da domani poi, come fa sapere Figliuolo, la Lombardia “sarà inserita nella struttura commissariale di Poste Italiane”, che si occuperà, al posto della partecipata Aria, di gestire le prenotazioni dei cittadini che dovranno ricevere il vaccino. Un cambio, che per il generale consentirà “di risolvere velocemente le problematiche che ci sono state” nella Regione, legate “proprio ai sistemi informatici”. Giusto il tempo di qualche battuta per Figliuolo che è già il tempo di scappare via.

In mattinata, il commissario ha visitato, insieme al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, l’hub vaccinale nell’area espositiva di MalpensaFiere a Busto Arstizio, in provincia di Varese, quello a sud-ovest di Milano, realizzato dall’esercito nel parcheggio di via Novara adiacente al Parco del Trenno e infine il centro vaccinale nell’ospedale in Fiera a Portello, dove si è svolto un veloce punto stampa. Figliuolo si è detto soddisfatto di quanto ha visto, specie per “la sinergia” tra le “migliori forze del Paese”, come la Croce rossa, Protezione civile e la Camera di commercio a Malpensa, la Difesa a Trenno e il personale sanitario dell’hub in Fiera. L’essenza delle sue verifiche, come ha specificato il generale, “è vedere se ciò che è stato pensato” a livello nazionale “è poi in linea con quello che si fa sui territori”. “Le cose che non vanno ci sono- ha concluso Figliuolo- noi le facciamo notare e poi, insieme, si mettono a posto”.

CURCIO: “SE LOMBARDIA FALLISCE FATICA TUTTA ITALIA”

“La Lombardia ha un sesto dei cittadini italiani. Nell’ambito dei famosi 500mila vaccinati al giorno che ci siamo prefissati questa Regione ha un ruolo fondamentale e importantissimo. Se qui non si raggiungono gli obiettivi, faticheremo anche a livello nazionale”. Il monito arriva da Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, intervenuto nel punto stampa organizzato all’ospedale in Fiera di Milano, dopo aver visitato in mattinata, al fianco del generale dell’Esercito nonché commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Francesco Paolo Figliuolo, tre hub vaccinali lombardi.

In ogni caso, il piano messo in campo per la somministrazione del farmaco anti Covid-19 dal Pirellone, per Curcio “è chiaro”, e va anche oltre alle previsioni “che la Regione stessa ha fissato”. Ma una cosa, per il capo della Protezione Civile, va assolutamente chiarita. Ossia che “lo Stato sarà al supporto della Lombardia”, al di là di qualsiasi polemica.

“Ci sono state anche avanzate- rivela Curcio- delle richieste per aumentare la performance della struttura regionale, tramite l’attivazione dei sindaci, fondamentali visto che vivono il territorio”. Insomma, conclude Curcio, “lavoreremo da subito” anche su questo, con la certezza che gli obiettivi nazionali “sono comuni” e condivisi con quelli lombardi.

FONTANA: “IN LOMBARDIA DISGUIDI INFORMATICI NON HANNO INCISO”

“E’ stata una visita sicuramente molto importante. E’ stata ribadita la bontà dell’attività svolta da Regione Lombardia sia per l’organizzazione degli hub vaccinali sia per la valutazione positiva del piano regionale”. Così Attilio Fontana, governatore della Lombardia, commenta in Fiera a Milano la visita del commissario straordinario, Paolo Figliuolo, e del direttore alla Protezione civile, Fabrizio Curcio.

Il presidente ribadisce la linea comunicativa adottata dalla Regione nei giorni scorsi per rispondere alle critiche delle opposizioni: nonostante gli intoppi, le vaccinazioni stanno procedendo. “Il piano è stato considerato in linea e assolutamente compatibile con quello nazionale”, spiega Fontana che ridimensiona le parole del generale Figliuolo che ha comunque evidenziato alcuni malfunzionamenti nella campagna di somministrazione lombarda.

Per il governatore le difficoltà avute “non hanno ridotto la capacità di vaccinare e il numero di vaccinazioni”. Sarebbero piuttosto dei “disguidi informatici che hanno portato qualche difficoltà ai cittadini, ma che non hanno inciso” sulle somministrazioni, perché i numeri delle inoculazioni sono comunque “significativi”.

“Queste sono polemiche che io trovo stucchevoli e che non sono degne di un Paese come il nostro. Io credo che i numeri stanno dando ragione a chi sta lavorando e torto a chi sta cercando di speculare su qualche cosa che non funziona”, conclude il presidente Fontana.

MORATTI CONFERMA: “OBIETTIVO LOMBARDIA 170.000 INIEZIONI/GIORNO”

“E’ stato un momento prezioso che ci ha rassicurato riguardo al nostro piano vaccinale”. Anche l’assessore al Welfare della Lombardia, Letizia Moratti, commenta con soddisfazione la visita del commissario straordinario, Paolo Figliuolo, e del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Moratti assicura che il piano vaccinale massivo verrà presentato definitivamente nei prossimi giorni e che è in linea con quello nazionale: “Questo incontro ci ha rassicurato che siamo sulla strada giusta. Sono stati fatti degli errori, ma stiamo rimediando”.

L’assessora ribadisce di voler raggiungere durante la fase massiva “140.000 somministrazioni al giorno più 30.000 negli ospedali e nelle aziende”, un terzo insomma dell’obiettivo nazionale di mezzo milione di vaccinazioni al giorno. A patto che, ovviamente, siano disponibili “i vaccini e il personale”.

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