I veterinari italiani: “Dubbi su vaccino anti-Covid russo per gli animali”

ROMA – Anche cani, gatti e animali carnivori e d’allevamento da pelliccia hanno il proprio vaccino contro il Covid-19. Questo, almeno, è quanto sostengono gli scienziati del Servizio federale per la sorveglianza veterinaria e fitosanitaria della Russia, che ne hanno annunciato la registrazione. KarniVak-Kov, questo il nome del siero, sarebbe dunque il primo vaccino al mondo contro il Coronavirus rivolto esclusivamente agli animali. Un vaccino che indurrebbe la produzione di anticorpi nel 100% degli animali trattati. Gli studi clinici su KarniVak-Kovsono sarebbero iniziati lo scorso ottobre e avrebbero coinvolto, tra l’altro, cani, gatti, volpi e visoni. La sua produzione di massa, informano da Mosca, potrebbe prendere il via a partire dai prossimi giorni. L’agenzia Dire ne ha parlato con Marco Melosi, presidente dell’associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi).

– Presidente Melosi, come commenta questa notizia?

“Non vorrei che un annuncio di questo tipo creasse un inutile allarmismo. Sappiamo quanto sia importante la vaccinazione anti Covid per l’uomo per evitare la diffusione del virus ma, allo stesso tempo, siamo a conoscenza che gli animali carnivori, come il cane o il gatto, possono infettarsi. Questo è stato dimostrato ma è avvenuto in un numero estremamente limitato di casi. Voglio sottolineare che in nessuno di questi sporadici casi è stato dimostrato che il cane, il gatto o un altro carnivoro possa essere in grado di infettare l’uomo: è sempre avvenuto il contrario. Quindi, siamo proprio noi esseri umani che rischiamo di infettare i nostri piccoli amici. Poi, a volte, gli animali si ammalano senza mostrare sintomi: avviene per i cani, a volte per i gatti ma si parla di singoli casi in tutto il mondo. Ritengo dunque che questa notizia possa solo creare falsi allarmi dei quali, al momento, possiamo tranquillamente fare a meno”.

– In questo periodo avete registrato un numero maggiore di abbandoni di animali, in particolar modo di cani e gatti?

“Direi assolutamente di no, anzi. Il lockdown è stato l’occasione per valorizzare proprio il ruolo degli animali da compagnia all’interno delle famiglie. Posso dirle inoltre che si è verificato un aumento delle adozioni da parte degli italiani, in particolare dei cani rinchiusi nei canili. Da questo punto di vista direi che i cittadini hanno capito bene che non c’è alcun pericolo e che è molto più rischioso stringere la mano di una persona sconosciuta che abbracciare un cane o un gatto”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Ict: dal 25 al 27 ottobre torna ‘Maker Faire Rome – The European Edition’ al Gazometro Ostiense

(Adnkronos) - Anche quest’anno torna, imperdibile, l’appuntamento con 'Maker Faire Rome – The European Edition' (https://makerfairerome.eu/it). La kermesse - promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma - si terrà dal 25 al 27 ottobre negli spazi suggestivi del Gazometro Ostiense. La manifestazione, come sempre, affronterà tutte le componenti chiave dell’innovazione: dalla manifattura digitale

Biodiversity Lab, inaugurato ‘laboratorio’ nel bosco di Giussano

(Adnkronos) - Un 'laboratorio' nel bosco, dedicato alla biodiversità dove poter scoprire la ricchezza, i benefici e le opportunità offerte dagli ecosistemi locali, patrimonio prezioso da tutelare e preservare. Con questo obiettivo Rete Clima, Impresa Sociale che dal 2011 accompagna le imprese verso percorsi di Esg e decarbonizzazione, e E.On Italia, player internazionale dell’energia che

Scuola, Valditara: “In aula maggioranza alunni sia italiana”

(Adnkronos) - ''Se si è d'accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l'italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l'arte, la musica italiana