Manovra del Comune di Bologna: nidi e materne gratis fino a luglio

BOLOGNA – Da un lato i dieci milioni per gli sconti Tari a favore delle imprese e delle associazioni, dall’altro 12 milioni destinati a famiglie e singoli cittadini principalmente su un doppio filone: uno sul tema casa, l’altro su servizi educativi e centri estivi. A questo si aggiungono un rafforzamento dei buoni spesa, agevolazioni sui dehors e (con fondi della Città metropolitana) dispositivi digitali da destinare ai minori. Si compone così la manovra da 22 milioni annunciata oggi dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, per dare una “scossa di fiducia” di fronte alla crisi creata dal Covid. Operazione resa possibile grazie all’impiego di una prima quota dell’avanzo di bilancio, che nelle previsioni di Palazzo D’Accursio ammonterà a 74 milioni complessivi.

Alle politiche abitative vanno circa 4,5 milioni di euro per erogare i contributi affitto a chi aveva fatto domanda nel 2020 e, pur avendo i requisiti, non ha avuto ancora il sostegno per mancanza di fondi. Inoltre il Comune intende contribuire a coprire tutte le domande valide per il bando 2021, che è ancora aperto e finora ha raccolto ben 8.500 domande, integrando le risorse regionali e statali. Altre risorse vengono destinate al protocollo sfratti e a quello sulla morosità incolpevole. L’obiettivo è poter intervenire “sulla situazione difficile perché si potrebbe creare al termine del blocco degli sfratti”, sottolinea Merola. Altri tre milioni, poi, servono ad abbattere le tariffe dei nidi (comunali e in convenzione) e degli altri servizi educativi per la prima infanzia per le famiglie fino a 40.000 euro di Isee e ad azzerare la tariffa di frequenza per tutte le famiglie di bambini che frequentano le materne (comunali e statali) che corrisponde al pagamento della refezione scolastica, in questo caso senza distinzioni Isee.

In altre parole, “da qui a luglio i nidi fino ai 40.000 euro di Isee e le scuole dell’infanzia saranno gratuite”, rimarca Merola. Per quanto riguarda i nidi e gli altri servizi educativi per la prima infanzia, dal 7 aprile e fino a luglio l’amministrazione coprirà con risorse proprie la quota rimanente dal bonus nido finanziato dallo Stato che le famiglie possono richiedere all’Inps. Per fare un esempio pratico, una famiglia con 35.000 euro di Isee avrà uno sconto straordinario dal Comune di 900 euro, che sommato al bonus nido dell’Inps di 227 euro al mese comporterà nei fatti la totale copertura del costo del servizio. “È quindi importante che le famiglie continuino a chiedere all’Inps l’erogazione del bonus nido”, raccomanda il sindaco. Passando alle materne, invece, chi paga tariffa piena beneficerà di uno sconto di 312 euro.

Con due milioni, poi, come l’anno scorso il Comune intende sostenere l’accesso di bambini e ragazzi alle opportunità estive nel periodo che va da giugno a settembre, anche nelle settimane centrali di agosto, sia attraverso le convenzioni con i gestori dei centri estivi sia sostenendo le istituzioni scolastiche che aderiscono al progetto “Scuole aperte”. Le modalità con cui saranno impiegate queste risorse dipenderanno anche dai protocolli di contenimento del contagio che saranno adottati riguardo all’organizzazione dei servizi: “Noi abbiamo previsto le ipotesi più rigide, ma ci auguriamo che andando avanti con il piano vaccinale- afferma il sindaco- sarà possibile offrire, invece, un servizio con meno protocolli e molto più agevole dal punto di vista organizzativo”. Capitolo buoni spesa: il Comune aggiungerà 1,5 milioni alle risorse già erogate dallo Stato “per far fronte alla richiesta crescente da parte di cittadini singoli e famiglie”, sottolinea il sindaco.

Questo dopo che, negli ultimi due mesi, sono stati liquidati buoni spesa a 1.021 nuclei per oltre 300.000 euro: si tratta di persone non conosciute dai servizi sociali che entrano in contatto con l’amministrazione sulla base della diminuzione del reddito dovuta alla pandemia, sottolinea il Comune. Con un ulteriore milione, poi, sarà finanziata l’esenzione dal pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi fino al 31 dicembre. “Nel corso dell’ultima riunione la Giunta ha dato il via libera alla semplificazione delle procedure per i dehors come stabilito dal Governo- spiega Merola- che ha esentato il pagamento fino al 30 giugno. Queste risorse sono rivolte a bar e ristoranti, particolarmente colpiti dalla pandemia, fino alla fine dell’anno”. A queste categorie sono indirizzati anche i 10 milioni di agevolazioni Tari: un’operazione “non scontata”, evidenza Merola, visto che la disponibilità di queste risorse è frutto della capacità di riscossione e di contrasto all’evasione tariffaria da parte dell’amministrazione.

Infine, ci sono 563.000 euro messi a disposizione dalla Città metropolitana per l’acquisto di dispositivi digitali da destinare al supporto scolastico e formativo dei minori. Si sta attivando in questi giorni, a Palazzo Malvezzi, la gara della prima tranche: si parla di 150.000 euro per l’acquisto di circa 300 tra pc e tablet. I dispositivi saranno donati dalla Città metropolitana alle scuole e agli enti di formazione, che li daranno alle famiglie in comodato d’uso gratuito, sulla base delle necessità individuate in collaborazione con Ufficio scolastico, scuole e enti locali. Le risorse metropolitane serviranno anche a fornire ai disoccupati adulti strumenti digitali utili per cercare lavoro e sviluppare nuove competenze.

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