ROMA – “Siamo consapevoli che c’è un elemento di rischio nell’apertura della scuola in presenza perchĂ© questo comporta una aumento dei movimenti. Il governo ha fatto una scelta che io difendo con forza perchĂ© la scuola è l’architrave del nostro Paese. E’ anche vero che ci sono state 13 milioni di somministrazioni di vaccino e da 3 settimane vediamo una curva che ha iniziato a dare un primo segno di piegatura”. Lo dice Roberto Speranza, ministro della Salute, a ‘Che tempo che fa’ su Raitre.
“Sono fiducioso- continua Speranza- perchĂ© gli ultimi numeri con 300 mila somministrazioni siano l’inizio di una fase di accelerazione piĂą robusta. La vaccinazione è la vera chiave per provare a uscirne, quindi abbiamo bisogno di gradualita’, attenzione e di non bruciare le tappe. Ora possiamo gradualmente e con prudenza capire come gestire la situazione e con grande accortezza possiamo programmare delle settimane con meno limitazioni”, ma “bruciare le tappe può produrre degli effetti e la vicenda della Sardegna dimostra questo”.
“Sono stato accusato di essere ultra rigorista” e di chiudere tutto, aggiunge il ministro, “ma sono stato sempre realista” che conferma anche l’impegno per “un green pass, un certificato verde che consentirĂ nei Paesi europei una piĂą facile mobilitĂ ”
Su Astrazeneca, Speranza non ha dubbi: “Sicuramente è un vaccino efficace e sicuro. Draghi, Figluolo e Curcio sono stati vaccinati con Astrazeneca. C’è stato un problema di comunicazione di cambio di linea. Sono convinto sia un’arma importante. E’ un vaccino che funziona e salva la vita”. Per gli under 60 che hanno giĂ ricevuto la prima dose, Speranza conferma poi che “la seconda dose sarĂ fatta con Astrazeneca, i dati ci indicano che se non c’è stata reazione avversa nella prima somministrazione non ci sara’ nella seconda. Questo ci dicono i nostri scienziati”.
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