L’allarme di Cisl Emilia: le donne guadagnano il 47% in meno degli uomini

MODENA – La retribuzione media pro capite delle donne è inferiore del 47,6% rispetto alla retribuzione media pro capite degli uomini. Il reddito medio delle lavoratrici dipendenti, infatti, è passato dai 19.942 euro del 2015 ai 20.233 euro del 2019 (+1,5%). Nello stesso periodo, il reddito medio pro capite degli uomini è passato da 28.814 a 29.863 euro (+3,6%). Anche in termini percentuali, quindi, nel quinquennio 2015-2019 il reddito delle donne è cresciuto meno di quello degli uomini e il gap tra i generi si è ampliato. È il quadro riferito a Modena e provincia descritto oggi dalla Cisl Emilia Centrale, dopo un’indagine tramite i suoi Caf. Come commenta il segretario generale del sindacato William Ballotta, in particolare, “le ragioni del permanere di una così marcata differenza retributiva sono varie. Le donne hanno generalmente orari di lavoro inferiori, non sempre per scelta; sono adibite a mansioni meno qualificate, pur possedendo le stesse competenze e professionalità degli uomini; le progressioni di carriera sono più lente, perché le donne devono dedicarsi anche alla famiglia; i contratti di lavoro sono più precari”.

Nonostante Modena sia tradizionalmente un territorio a forte occupazione femminile (secondo l’Inps nel 2019 le lavoratrici dipendenti e indipendenti modenesi erano 162.793), aggiunge quindi Ballotta: “Anche da noi le donne sono, insieme ai giovani, soggetti deboli del mercato del lavoro. Dobbiamo al più presto mettere mano a questo problema che mina la coesione sociale e rallenta l’uscita dalla crisi. Servono interventi e misure sia a livello nazionale che locale”.

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