Bologna, “poche multe sui bus”: licenziati quattro controllori

BOLOGNA – Poche multe, troppe soste e poche linee controllate. Sono le contestazioni di Holacheck, azienda che per conto di Tper verifica la validità dei biglietti sugli autobus, a quattro controllori licenziati nei giorni scorsi con l’accusa di essere “poco produttivi”. Immediata la reazione dei sindacati che hanno proclamato sciopero per dopodomani e indetto un presidio alla sede di Tper (alle 11 in via Saliceto). “I licenziamenti, dopo controlli nei confronti dei lavoratori senza alcun preavviso, arrivano a seguito di contestazioni disciplinari”, raccontano Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl. “La colpa” è “essere stati ‘poco produttivi’ in riferimento al numero di linee controllate e di verbali emessi, senza tenere in considerazione che il divieto di spostamenti, causa zona rossa, possa aver comportato una diminuzione dell’utenza”, spiegano i sindacati. Un altro rilievo riguarderebbe il mancato rispetto delle procedure di rendicontazione del lavoro svolto.

“Inoltre, è stato attribuito ai verificatori di aver effettuato troppe soste non considerando la necessità di igienizzare più spesso mani e strumenti di lavoro, nonché la difficoltà di poter accedere, durante i vari viaggi, ai servizi igienici, essendo chiusi numerosi esercizi commerciali”, obiettano Filcams e Fisascat. Peraltro, ricordano i rappresentanti dei lavoratori, è in corso “un difficile tavolo di confronto” che i sindacati avevano richiesto all’azienda “per fare chiarezza sull’organizzazione del lavoro, sulle modalità di svolgimento delle mansioni dei lavoratori durante il periodo di pandemia e per individuare soluzioni visto il prolungarsi dell’emergenza sanitaria e del calo dell’utilizzo dei mezzi pubblici da parte dell’utenza”. Tavolo che, per ora, non ha portato a una soluzione, ma allo stato di agitazione dal 20 marzo.

“Viste le comunicazioni da parte dell’azienda di calo di attività e la riduzione della riscossione delle multe causato dagli effetti economici della pandemia, non vorremmo che detti provvedimenti in cui si contesta ai lavoratori un calo di produttività non fossero altro che motivazioni addotte per poter licenziare i lavoratori”, è l’accusa di Filcams e Fisascat a Holacheck. “Faremo fronte comune per tutelare i lavoratori coinvolti impugnando in ogni sede i provvedimenti e continueremo a far presente le istanze dei lavoratori dell’appalto all’azienda poiché i verificatori non devono pagare le conseguenze di riduzioni economiche di fatturato”, avvertono i sindacati.

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