ROMA – “Il difficile momento che stiamo vivendo limita le modalitĂ di celebrazione ma desidero con uguale intensitĂ , in questo 25 aprile, festa della libertĂ di tutti gli italiani, ricordare il sacrificio di migliaia di connazionali che hanno lottato nelle fila della Resistenza e combattuto nelle truppe del Corpo italiano di liberazione, di quanti furono deportati, internati, sterminati nei campi di concentramento e delle donne e degli uomini di ogni ceto ed estrazione che non hanno fatto mancare il loro sostegno, pagando spesso duramente la loro scelta. Rinascita, unitĂ , coesione, riconciliazione nella nuova Costituzione repubblicana, furono i sentimenti che guidarono la ricostruzione nel dopoguerra e che ci guidano oggi verso il superamento della crisi determinata dalla pandemia che, oltre a colpirci con la perdita di tanti affetti, mette a dura prova la vita economica e sociale del Paese”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alle associazioni combattentistiche e d’arma in occasione del 76° anniversario della Liberazione.
Per Mattarella “ora piĂą che mai è necessario rimanere uniti in uno sforzo congiunto che ci permetta di rendere sempre piĂą forti e riaffermare i valori e gli ideali che sono alla base del nostro vivere civile, quel filo conduttore che, dal Risorgimento alla Resistenza, ha portato alla rinascita dell’Italia. Nell’onorare il ricordo di quanti sono stati protagonisti della conquista della libertĂ e della democrazia, rivolgo ai rappresentanti delle forze armate, delle associazioni combattentistiche, d’arma e partigiane, il saluto di tutti gli italiani, riconoscenti per l’instancabile opera volta a mantenere vivi gli ideali di abnegazione, spirito di sacrificio e democrazia simboleggiati dal tricolore. Viva la Liberazione, viva la Repubblica”.
#25Aprile, il Presidente #Mattarella depone una corona di alloro all’ #AltaredellaPatria pic.twitter.com/28nQS4wnyW
— Quirinale (@Quirinale) April 25, 2021
Fuori programma, nelle celebrazioni del 25 Aprile, per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che si è recato, dopo la deposizione della corona all’Altare della Patria, in piazza dei Tribuni, nel popolare quartiere romano del Quadraro, dove si svolse una delle pagine piĂą tristi e poco ricordate della storia di Liberazione. Mattarella ha deposto una corona di alloro davanti al monumento che ricorda il rastrellamento e la deportazione di molti abitanti del quartiere.Il 17 aprile 2004, il Municipio X di Roma, nel cui territorio ricade il Quadraro, è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile. Centro dei piĂą attivi e organizzati dell’antifascismo, il quartiere Quadraro fu teatro del piĂą feroce rastrellamento da parte delle truppe naziste. L’operazione, scattata all’alba del 17 aprile 1944 e diretta personalmente dal maggiore Kappler, si concluse con la deportazione in Germania di circa un migliaio di uomini, tra i 18 e i 60 anni, costretti a lavorare nelle fabbriche in condizioni disumane. Molti di essi vennero uccisi nei campi di sterminio, altri, fuggiti per unirsi alle formazioni partigiane, caddero in combattimento.
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