ROMA – L’incidente che ha coinvolto il motopeschereccio italiano Aliseo conferma la “pericolosità della zona prospiciente le coste della Libia dove non si può pescare”: così nella serata di ieri fonti della Farnesina, dopo l’episodio in cui una motovedetta militare libica ha aperto il fuoco contro un peschereccio italiano.
“La zona – si aggiunge in un comunicato – è stata del resto definita ‘ad alto rischio’ per tutte le imbarcazioni già nel maggio 2019 dal Comitato interministeriale per la sicurezza dei trasporti”.
Le fonti della Farnesina hanno confermato che “il comandante ha riportato solo lievi ferite che non destano preoccupazione”.
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MARINA MILITARE: “COMANDANTE ALISEO IN BUONO STATO SALUTE”
Una ferita di circa due millimetri sulla zona frontale, causata probabilmente da schegge di vetro generate da alcuni proiettili che hanno colpito la plancia del motopesca. A rassicurare sulle condizioni di Giuseppe Giacalone, comandante del peschereccio ‘Aliseo’, è una nota della Marina militare che informa sugli esiti della visita medica avvenuta a bordo dellafregata ‘Libeccio’ nella serata di ieri, dopo i colpi sparati da una motovedetta militare libica contro il natante appartenente alla marineria di Mazara del Vallo. “Il comandante risulta in buono stato generale di salute”, conclude la nota.
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