by Bianca Oliveira
SAO PAULO – A survey launched earlier this week by the GetĂşlio Vargas Foundation’s social policy center (FGV Social) shows an increase in young people aged 15 to 29 years away from the labor market and studies in the fourth quarter of 2020. Throughout the year, this percentage reached 29.33%, a record rate since the beginning of monitoring in 2012.
This group is known as âneither-norâ (neither-nor), neither works nor studies, and its growth shows the high vulnerability of young Brazilians in times of crisis and, consequently, a negative impact on the social rise of this generation, as explained by the director of FGV Social, Marcelo Neri, in a presentation to launch the research.
“Youth is an important phase of social ascension and if at this stage of entry into the labor market there is a great recession, as we observe in the last year, this can compromise the entire trajectory of a generation, that is, after the recession the consequences of it continue as a scar that was not well closed.”
The highest percentages of âneither-norâ (neither-nor) in the last quarter of 2020 were among women (31.29%), blacks (29.09%), residents of the Northeast (32%) and the periphery of the largest metropolises Brazilians (27.41%) and people with no education (66.81%).
On the positive side, the survey reveals a surprising drop in the school dropout rate during the pandemic, reaching the lowest level in 2020 with 57.95% among young people aged 15 to 29 years. For the economist responsible for the research, the data show new opportunities in teaching.
âOffer digital access for young people, who have a facility to deal with digital, and invest in great content. The best teachers in Brazil can teach young people through digital media and I think we are not taking advantage of thisâ, says Neri.
The Ministry of Economy is considering the creation of a program to encourage professional qualification focused on the insertion of the so-called ânem-nemâ (neither-nor) in the labor market, but the project is still under study.
IN BRASILE AUMENTANO I ‘NEM NEM’, GIOVANI SENZA LAVORO NĂ STUDIO
di Bianca Oliveira
SAN PAOLO DEL BRASILE – Un sondaggio pubblicato in settimana dalla Fondazione Getulio Vargas ha rivelato un aumento dei giovani di etĂ compresa tra i 15 e i 29 anni che si trovano fuori sia dal mercato del lavoro che dallo studio. L’incremento ha riguardato il quarto trimestre del 2020, mentre per l’anno complessivo la percentuale di questa categoria di giovani ha raggiunto il 29,33%, un tasso record dal 2012, anno in cui il Centro studi sulle politiche sociali della Fondazione ha avviato il monitoraggio.I giovani under 30 che non lavorano nĂŠ stanno investendo in istruzione o formazione rientrano nella categoria dei “Nem nem”, ossia “nĂŠ nĂŠ” in italiano, o “neet” in inglese (“neither in employment or in education or training”). Il loro aumento rivela l’alto grado di vulnerabilitĂ dei giovani brasiliani in tempo di crisi e, di conseguenza, determina un impatto negativo sul progresso sociale di questa generazione, come spiegato dall’economista e direttore del dipartimento Politiche sociali della Fondazione Vargas, Marcelo Neri.
Nel corso della presentazione della ricerca, Neri ha detto: “La giovinezza è una fase importante di crescita sociale e se in questa fase di ingresso nel mercato del lavoro si verifica una forte recessione, come quella che abbiamo osservato nell’ultimo anno, questo può compromettere la traiettoria di sviluppo di un’intera generazione. Ciò significa che, una volta superata la fase recessiva, i suoi effetti continueranno a farsi sentire come una cicatrice che non si è rimarginata bene”.Secondo lo studio condotto da Neri, nell’ultimo trimestre del 2020 la quota piĂš numerosa di “nem nem” si registra tra le donne (31,29%), gli afrodiscendentii (29,09%), tra i giovani residenti nel Nordest e nelle periferia delle piĂš grandi metropoli brasiliane (rispettivamente 32% e 27,41%) e infine tra i giovani senza istruzione (66,81%).L’indagine però mette in luce anche un dato positivo, ossia un calo del tasso di abbandono scolastico durante la pandemia, che nel 2020 ha raggiunto il livello piĂš basso, con il 57,95% tra i giovani di etĂ compresa tra i 15 e i 29 anni.
Per l’economista della Fondazione Vargas, questi dati evidenziano quindi che esistono molte opportunitĂ nel settore dell’istruzione: “Bisogna migliorare l’accesso digitale ai giovani, che sono facilitati in questo campo e possono investire in ottimi contenuti. I migliori insegnanti in Brasile possono raggiungere i giovani attraverso i media digitali e penso che, ad oggi, non stiano ancora sfruttando il potenziale di questa opportunitĂ in modo adeguato”.Il ministero dell’Economia di Brasilia sta valutando la creazione di un programma per incoraggiare l’ottenimento di una qualifica professionale focalizzata sull’inserimento dei giovani “nem nem” nel mercato del lavoro, ma il piano è ancora in fase di studio.
FALTA DE TRABALHO E ESTUDO IMPACTAM JOVENS BRASILEIROS
por Bianca OliveiraÂ
SAO PAULO – Uma pesquisa lançada no inĂcio desta semana pelo centro de polĂticas sociais da Fundação GetĂşlio Vargas (FGV Social), mostra um aumento dos jovens entre 15 e 29 anos afastados do mercado de trabalho e dos estudos no quarto trimestre de 2020. Ao longo do ano, esse percentual chegou a 29,33%, taxa recorde desde o inĂcio do monitoramento, em 2012.
Esse grupo ĂŠ conhecido como ânem-nemâ, nem trabalham e nem estudam, e o seu crescimento mostra a alta vulnerabilidade dos jovens brasileiros em tempos de crise e, consequentemente, um impacto negativo na ascensĂŁo social dessa geração, conforme explica o diretor da FGV Social, Marcelo Neri, em apresentação de lançamento da pesquisa.
âA juventude ĂŠ uma grande fase de ascensĂŁo social e se nessa fase de entrada no mercado de trabalho hĂĄ uma grande recessĂŁo, como a gente observa no Ăşltimo ano, isso pode comprometer toda a trajetĂłria de uma geração, ou seja, passada a recessĂŁo as consequĂŞncias dela continuam como uma cicatriz que nĂŁo foi bem fechadaâ.
Os maiores percentuais de ânem-nemâ no Ăşltimo trimestre de 2020 estavam entre mulheres (31,29%), pretos (29,09%), moradores do Nordeste (32%) e de periferia das maiores metrĂłpoles brasileiras (27,41%) e pessoas sem instrução (66,81%).
Pelo lado positivo, a pesquisa revela surpreendente queda da taxa de evasĂŁo escolar durante a pandemia, atingindo o nĂvel mais baixo em 2020 com 57,95% entre jovens de 15 a 29 anos. Para o economista responsĂĄvel pela pesquisa, os dados mostram novas oportunidades no ensino.
âOfertar acesso digital para os jovens, que tem uma facilidade de lidar com o digital, e investir em grandes conteĂşdos. Os melhores professores do Brasil podem dar aula para os jovens atravĂŠs dos meios digitais e eu acho que estamos fazendo pouco issoâ, afirma Neri.
O MinistĂŠrio da Economia cogita a criação de um programa de incentivo Ă qualificação profissional focado na inserção dos chamados ânem-nemâ no mercado de trabalho, mas o projeto ainda estĂĄ em fase de estudos
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