Digital Government: technology in favor of the citizen

By Bianca Oliveira

SÃO PAULO – The use of technology in favor of citizens has advanced in Brazil in recent years and access to digital services proved to be even more important during the Covid-19 pandemic. In addition to the recent approval of the Digital Government Law, the “Digital Government Strategy 2020-2022”, which brings together government transformation initiatives through digital technologies, reached 30% of the goals in May.

At the federal level, only in the last two years 1.2 thousand services provided by public institutions became digital. The measures serve as a reference and incentive for regional institutions, as explained by the public manager, Vinicius Marchese, president of the Regional Council of Engineering and Agronomy of the State of SĂŁo Paulo (Crea-SP), in an interview with the Dire news agency.

“A federal action certainly impacts the states, because we now have a model to be followed. A law that supports hiring and provides for a series of needs so that we can transform the government. This new model really allows a new moment of technology in the country as a whole”.

In Brazil, the digital transformation of the public sector takes place at a late pace. While Brazilians are the 4th largest connected population in the world, they occupy only the 44th position in the ranking of digital governments, according to data from the United Nations (UN). For Marchese, this data shows a great opportunity.

“There is a very large space and many opportunities for us to develop as a nation. This goes through the process of digital transformation of public agencies, the digitization of services and we need public managers to have this thought. Modernizing the legal instrument, which allows hiring technology services, is a great advance for Brazil to improve its position in the ranking.”

The recent Digital Government Law has two central aspects: the digitization of the management and execution of Public Administration and the digital provision of public services. The main objectives are the simplification of the state bureaucracy and collective participation in the construction of digital solutions.

Crea-SP, which is the largest professional supervisory board in Latin America, started its Digital Transformation process last year and, in the view of the Chairman of the Board, this process is more linked to people than to technology.

“The idea is that Crea-SP connects, through technology and intelligence, the needs and demands of each one. But to get there all culture needs to be transformed, both in the administrative part and in the relationship with society and with professionals. It is necessary to allow people to participate in this transformation process as well.”

BRASILE. MARCHESE (CREA-SP): AVANTI CON UNA CULTURA DEL DIGITALE

Di Bianca Oliveira

SAN PAOLO – La tecnologia al servizio dei cittadini è un settore che negli ultimi anni in Brasile ha compiuto molti progressi e mai come durante la pandemia di Covid-19 si è compresa fino in fondo l’importanza dell’accesso ai servizi digitali. Alla recente approvazione della Legge sul governo digitale, si aggiunge la Strategia del governo per il digitale (‘EstratĂŠgia de Governo Digital 2020-2022’) che questo mese ha raggiunto il 30% degli obiettivi fissati. Il piano sistematizza le politiche nel settore tecnologico.

A livello federale, solo negli ultimi due anni sono diventati digitali 1.200 servizi forniti dalle istituzioni pubbliche. Le riforme servono da riferimento e stimolo per le istituzioni regionali, come spiega all’agenzia Dire Vinicius Marchese, presidente del Consiglio regionale di ingegneria e agronomia dello Stato di San Paolo (Crea-SP): “Un’azione federale ha sicuramente un impatto sugli Stati, perchĂŠ mette a disposizione un modello da seguire, insieme a una legge che sostiene le assunzioni e disciplina una serie di necessitĂ  e di esigenze perchĂŠ si possa trasformare il governo. Questo nuovo modello consente davvero un nuovo momento tecnologico nel Paese nel suo insieme”.

In Brasile, tuttavia, la trasformazione digitale del settore pubblico sta avvenendo con ritardi. Sebbene i brasiliani siano quarti al mondo per accesso alla connessione, occupano solo la 44esima posizione nella classifica dei governi digitali, secondo i dati delle Nazioni Unite. Per Marchese, questo dato mostra una grande opportunitĂ .

“C’è uno spazio ampio e molte occasioni per noi di svilupparci come nazione” dice. “Questo passa attraverso il processo di trasformazione digitale degli enti pubblici e la digitalizzazione dei servizi e abbiamo bisogno che gli amministratori pubblici condividano questo obiettivo. Modernizzare lo strumento giuridico, che consente l’adozione di servizi tecnologici, è un grande passo avanti per il Brasile per migliorare la sua posizione nella classifica”.

La Legge sul governo digitale ha due aspetti centrali: la digitalizzazione della gestione della pubblica amministrazione e l’erogazione digitale dei servizi pubblici. Gli obiettivi principali sono la semplificazione della burocrazia statale e la partecipazione collettiva alla costruzione di soluzioni digitali.

Crea-SP, che è il piĂš grande consiglio di sorveglianza professionale in America Latina, ha iniziato il suo processo di trasformazione digitale lo scorso anno e, secondo Marchese, questo processo è piĂš legato alle persone che alla tecnologia. “L’idea è che Crea-SP colleghi, attraverso la tecnologia e l’intelligenza, i bisogni e le richieste di ciascuno. Ma per arrivarci tutta la cultura ha bisogno di essere trasformata, sia nella parte amministrativa che nel rapporto con la societĂ  e con i professionisti. È necessario per consentire anche alle persone di partecipare a questo processo di trasformazione”.

GOVERNO DIGITAL: TECNOLOGIA A FAVOR DO CIDADÃO

Por Bianca Oliveira

SÃO PAULO – O uso da tecnologia a favor dos cidadĂŁos tem avançado no Brasil nos Ăşltimos anos e o acesso aos serviços digitais se mostraram ainda mais importantes no decorrer da pandemia da Covid-19. AlĂŠm da aprovação recente da Lei do Governo Digital, a “EstratĂŠgia de Governo Digital 2020-2022”, que reĂşne iniciativas de transformação do governo por meio de tecnologias digitais, atingiu no Ăşltimo mĂŞs 30% das metas.

Em nível federal, apenas nos últimos dois anos 1,2 mil serviços prestados por órgão públicos foram tornados digitais. As medidas servem de referência e incentivo para instituiçþes regionais, conforme explica o gestor público, Vinicius Marchese, presidente do Conselho Regional de Engenharia e Agronomia do Estado de São Paulo (Crea-SP), em entrevista à agência de notícias Dire.

“Uma ação federal com certeza impacta nos estados, porque passamos a ter um modelo a ser seguido. Uma lei que ampara contratações e prevê uma série de necessidades para que a gente possa transformar o poder público. Esse novo modelo realmente permite um novo momento de tecnologia no país como um todo”.

No Brasil, a transformação digital do setor público acontece em ritmo tardio. Ao mesmo tempo em que os brasileiros são a 4 ª maior população conectada do mundo, ocupam apenas a 44 ª posição no ranking de governos digitais, segundo dados da Organização das Naçþes Unidas (ONU). Para Marchese, esses dados mostram uma grande oportunidade.

“Há um espaço muito grande e muitas oportunidades para que possamos nos desenvolver como nação. Isso passa pelo processo de transformação digital de órgãos públicos, pela digitalização dos serviços e a gente precisa que os gestores públicos tenham esse pensamento. Modernizar o instrumento jurídico, que permite contratar serviços de tecnologia, é um grande avanço para que o Brasil possa melhorar a posição no ranking”.

A recente Lei do Governo Digital tem duas vertentes centrais: a digitalização da gestão e execução da Administração Pública e a prestação digital de serviços públicos. Os objetivos centrais são a simplificação da burocracia estatal e a participação coletiva na construção das soluçþes digitais.

O Crea-SP, que Ê o maior conselho de fiscalização profissional da AmÊrica Latina, iniciou no ano passado seu processo de Transformação Digital e, na visão do presidente do Conselho, esse processo estå mais ligado às pessoas do que à tecnologia.

“A ideia é que o Crea-SP conecte, por meio de tecnologia e inteligência, as necessidades e as demandas de cada um. Só que para chegar lá toda a cultura precisa ser transformada, tanto na parte administrativa quanto na relação com a sociedade e com os profissionais. É preciso permitir que as pessoas também participem desse processo de transformação”.
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Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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