La ministra Bonetti: “L’assegno unico è una svolta, più soldi per più famiglie”

ROMA – “Da luglio le famiglie italiane riceveranno più soldi con l’assegno ponte per essere sostenute nella crescita dei loro figli, in attesa che da gennaio entri in vigore quello unico universale che assorbirà anche le detrazioni fiscali. Aumenteranno anche gli assegni familiari per chi li recepisce e l’assegno arriverà a 2 milioni di famiglie, come quelle di lavoratori autonomi e a partite Iva, che finora non hanno ricevuto alcun aiuto. Va dai 167 euro a figlio ai 30 per redditi alti da 50mila euro Isee e dal terzo figlio viene maggiorato a 217 euro: una formulazione che riprende l’idea francese del quoziente familiare”. Così la ministra alle Pari Opportunità e alla Famiglia, Elena Bonetti, intervenuta a Unomattina, è tornata a spiegare lo strumento dell’assegno unico per i figli che rappresenta “il primo pezzo di riforme delle politiche familiari”.

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IL PIANO DEL FAMILY ACT

La ministra ha sottolineato che “questo primo assegno temporaneo è per i giovani fino a 18 anni, da gennaio sarà fino ai 21 e saranno previste misure di sostegno per la casa e le spese universitarie”. Per l’assegno unico sono stati stanziati “3 miliardi per i primi 6 mesi e a regime 6 miliardi in più dal 2022, fondi che vengono dal bilancio dello Stato e non dal Pnrr”, ha spiegato Bonetti. Un’azione a largo spettro quella del Family Act che vedrà anche sostegno per “le rette degli asili nido e le nuove costruzioni, ma anche “la decontribuzione del lavoro femminile, delle sostituzioni maternità, del lavoro domestico e il sostegno all’imprenditoria femminile, affinché – ha aggiunto la ministra – nessuna donna debba scegliere tra la carriera e la maternità”. Per i servizi educativi “nel Family Act c’è un investimento sui servizi educativi ora con 500 milioni e arriveranno 4,6 miliardi con il Pnrr”, ha concluso Bonetti.

“IL BONUS NIDO RIMARRÀ”

La ministra alle Pari Opportunità e alla Famiglia è intervenuta anche a Radio 24, ricordando: “Abbiamo stanziato un fondo per implementare le risorse dei Caf, ma se si fa domanda fino al 30 settembre viene corrisposto l’assegno reatroattivo da luglio”. E ha specificato che “il bonus nido rimarrà perché è in un altro pacchetto sul sostegno alle spese educative. Stiamo lavorando perché nessuno prenda meno di quel che sta prendendo. È una svolta – ha aggiunto Bonetti -, è l’inizio di un percorso definitivo e di un impegno rispettato da questo governo. La misura dall’1 luglio è ponte, ma chi ha già l’assegno da gennaio lo vedrà aumentato. Aggiungiamo 3 miliardi e rimarrà tutto, quindi da gennaio ci sarà un’unica erogazione più alta”.

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