Tg Sanità, edizione del 7 giugno 2021

– COVID. ISS: INDICE RT SCENDE A 0,68. RISCHIO BASSO PER TUTTE LE REGIONI
“Nel periodo compreso tra l’11 e il 24 maggio, l‘Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,68, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando si attestava a 0,72) e sotto l’uno anche nel limite superiore”. È quanto emerso dall’ultimo monitoraggio settimanale del Covid-19 dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute. Continua il calo nell’incidenza settimanale e tutte le Regioni sono classificate “a rischio basso“. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è infine sotto la soglia critica (12%), fa sapere infine il report, e nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica.
– COVID. RISTORANTI, IN ZONA BIANCA NIENTE LIMITI PER TAVOLI ALL’APERTO
C’è l’ok del governo alla proposta della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di far decadere i limiti all’aperto per le attività di ristorazione in zona bianca e di estendere il tetto massimo al chiuso a 6 persone. Il rappresentante dei governatori, Massimiliano Fedriga, ha rilanciato sull’opportunità di valutare l’abolizione di limiti all’aperto anche per le zone gialle, proponendo un tavolo tecnico nazionale. Da lunedì 7 giugno, intanto, un terzo delle Regioni italiane, con circa 12 milioni di abitanti, è andato in zona bianca.
– VACCINO. FIGLIUOLO A REGIONI: SERVE FLESSIBILITÀ SU RICHIAMI
Evitare che gli italiani in vacanza saltino la seconda dose e che la campagna vaccinale rallenti, soprattutto nei mesi estivi. È per questo che il commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo, ha inviato una lettera alle Regioni chiedendogli di adottare una procedura flessibile nella prenotazione dei vaccini. “È necessario attuare procedure flessibili di prenotazione della vaccinazione- ha scritto Figliuolo- che consentano ai cittadini la definizione della tempistica vaccinale già dalla scelta della data della prima dose”. Già in fase di prenotazione dovrà quindi essere “possibile trovare la data migliore per il richiamo- ha spiegato il commissario- e far sì che già in quella fase si possa spostarlo eventualmente in un altro giorno nel range dei 42 giorni o delle 4-12 settimane”. Questo, ha concluso Figliuolo, significa che “si potrà anticipare la seconda dose o posticiparla”.
– COVID. SPERANZA: GREEN PASS SIA VALIDO OLTRE CONFINI UE
“Crediamo nel Green pass, chiediamo che questo strumento possa avere una sua funzione anche oltre i confini europei e siamo convinti che vada nella direzione giusta”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un’intervista rilasciata a Sky TG24. “L’Italia, nel gruppo di testa, è tra i primi Paesi che ha dato l’ok, che ha già implementato l’infrastruttura digitale, quindi noi siamo pronti per procedere appena ci saranno tutte le condizioni anche a livello europeo”, ha aggiunto Speranza, confermando infine che nel nostro Paese è tutto pronto “affinché il passaporto vaccinale possa entrare in funzione”.
– COVID. FONDAZIONE GIMBE: OSPEDALI SI SVUOTANO E CALANO DECESSI
“La curva epidemica è in calo da 11 settimane consecutive e da metà aprile sono in costante calo anche i decessi, che nell’ultima settimana si attestano in media poco sopra i 100 al giorno”. A dirlo il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, in occasione della diffusione dell’ultimo monitoraggio settimanale indipendente sul Covid in Italia. Grazie alla maggiore copertura vaccinale, emerge ancora dal monitoraggio, in due mesi gli over 60 ricoverati per le conseguenze del Covid sono crollati sia nei reparti ordinari (-79%) sia in terapia intensiva (-74%). “I dati attestano il successo del ‘rischio ragionato’- ha commentato Cartabellotta- ma occorre una strategia condivisa tra Regioni e governo”. In primo luogo, secondo il presidente di Gimbe, serve la “modifica dei criteri per assegnare i colori alle Regioni che oggi disincentivano le stesse a fare test e a riprendere il tracciamento”.
– COVID. USA, FAUCI CHIEDE A CINA CARTELLE CLINICHE LABORATORIO WUHAN
L’ epidemiologo Anthony Fauci, ai vertice della task-force presidenziale Usa sul Covid-19, ha lanciato un appello alla Cina affinché fornisca le cartelle cliniche di alcuni impiegati del Wuhan Institute of Virology, che potrebbero contribuire a chiarire il dibattito sul Coronavirus e sulla sua possibile origine. “Vorrei vedere le cartelle cliniche delle tre persone che si sono ammalate nel 2019- ha dichiarato Fauci al ‘Financial Times’- si sono davvero ammalate? E di cosa?”. L’origine del virus, intanto, continua ad essere un tema dibattuto: le agenzie di intelligence Usa stanno esaminando i rapporti, secondo cui i ricercatori del laboratorio di virologia di Wuhan si erano gravemente ammalati già nel 2019, un mese prima della registrazione dei primi casi di Covid-19. Ma gli scienziati e le autorità cinesi hanno più volte respinto l’ipotesi della ‘fuga’ del virus dal laboratorio.

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