Twitter cancella ‘cinguettio’ del presidente Buhari, social vietato in Nigeria

ROMA –  Twitter vietato, con conseguenze tutte da valutare, in Nigeria. Lo stop al social americano, con una proibizione nazionale al suo utilizzo rivolta sia al pubblico che agli operatori telefonici e internet, è arrivato venerdì dal governo. Twitter, si legge in una nota, sarebbe una minaccia all'”esistenza collettiva della Nigeria”.

Dopo aver bannato Donald Trump e zittito di tanto in tanto Nicolas Maduro e Jair Bolsonaro, il social se l’era presa la settimana scorsa con il presidente Muhammadu Buhari. Il capo di Stato nigeriano si era visto cancellare un cinguettio per la prima volta. Nel tweet Buhari aveva citato il conflitto civile del Biafra, che combattè da maggiore dell’esercito, e aveva minacciato di usare nei confronti di “coloro che si comportano male” adesso “un linguaggio che comprenderanno”. Ce l’aveva con l’Eastern Security Network e altri gruppi secessionisti coinvolti negli scioperi, nelle proteste e negli agguati degli ultimi tempi nel sud-est della Nigeria, la stessa area della fu Repubblica del Biafra, dove tra il 1967 e il 1970 offensive militari ed embarghi alimentari causarono oltre un milione di morti.

Secondo un portavoce di Twitter, il post “violava le norme” fissate dal social. Prima di imporre il bando, il governo della Nigeria aveva denunciato un “doppio standard” a vantaggio di secessionisti e violenti: “Twitter può avere le sue regole ma non sono regole universali”. Secondo il portale di analisi e ricerca The Conversation, lo stop al social potrebbe avere ripercussioni negative per la Nigeria, colpendo sia l’economia che la “democrazia”. La tesi è che la maggior parte della popolazione, almeno il 61 per cento secondo un sondaggio di Afrobarometro, sarebbe contraria a restrizioni su internet e social network. Ci sono poi le difficoltà tecniche nell’attuazione del divieto, pare già osservato da operatori telefonici come Mtn, Globacom, Airtel e 9Mobile ma aggirabile tramite reti private Vpn che occultano l’identità dell’utente.

Secondo stime rilanciate in questi giorni, la Nigeria è il Paese con più utenti di Twitter d’Africa, con circa 40 milioni di utenti. Il numero supera quello degli abitanti del vicino Ghana, scelto di recente come sede del primo ufficio del social a sud del Sahara in virtù di un clima favorevole alla “libertà di espressione”. I dissapori tra il governo della Nigeria e Twitter sarebbero cominciati in realtà già prima di questa scelta, venendo a galla a ottobre: allora, in occasione delle manifestazioni del movimento #EndSars contro gli abusi della polizia, il social era stato accusato di sobillare la piazza.
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