Perù, Cano (Aprodeh): “Paese diviso, l’élite contro Castillo”

ROMA – Il voto di domenica in Perù ha messo in luce un Paese “diviso tra la capitale Lima e il nord costiero da una parte e il resto del Paese dall’altra” ed è stato avvelenato da una campagna elettorale “polarizzata” e “fuori dalle regole” condotta perlopiù “a favore di Keiko Fujimori”. E’ la lettura di Gloria Cano, avvocato difensore dei diritti umani e responsabile dell’equipe legale dell’organizzazione Asociacion Pro Derechos Humanos (Aprodeh). L’intervista con l’agenzia Dire si tiene mentre si sta per concludere lo scrutinio delle schede. Domenica 22 milioni di peruviani si sono recati alle urne per decidere le sorti del ballottaggio alla presidenza.

Al secondo turno sono arrivati due candidati a sorpresa, almeno stando alle proiezioni della maggior parte dei sondaggi che avevano preceduto il primo turno di aprile. Pedro Castillo, ex leader sindacale e maestro delle scuole rurali, rappresentate di Perù Libre è avanti con il 50,28 per cento dei voti. Keiko Fujimori, figlia dell’ex presidente Alberto Fujimori e candidata di Fuerza Popular, è ferma invece al 49,71 per cento delle preferenze. I primi risultati avevano fatto intendere una dinamica opposta, con Fujimori avanti e Castillo a inseguire, sempre divisi da poche decine di migliaia di voti. A mancare però era ancora lo scrutinio di larga parte del voto delle regioni rurali e dei peruviani residenti all’estero. L’evoluzione di queste ore era quindi prevedibile, secondo Cano, visto che “è risaputo che il mondo contadino predilige Castillo mentre la diaspora preferisce la candidata di Fuerza Popular”.

Secondo l’avvocato, a prescindere dall’esito del voto, è già possibile fare delle valutazione su questa tornata elettorale, giunta al termine di una stagione complicata segnata da mobilitazioni popolari, dalla rapida successione di tre presidenti nel giro di dieci giorni a novembre e dalla pandemia di Covid-19, che in Perù ha fatto registrare il più alto tasso di mortalità del pianeta.

“Quella che emerge è una frattura tra Lima e la costa del nord e tutto il resto del Paese” sottolinea Cano, convinta che a pesare sia stata una campagna incentrata sulle origini, tanto geografiche quanto di estrazione sociale, dei due candidati. Mentre Fujimori è infatti ritenuta rappresentate dell’elite economiche della regione di Lima, Castillo, nativo della regione settentrionale della Cajamarca, terra di ‘campesinos’ e miniere, ha assunto il ruolo di rappresentante del mondo contadino.

A caratterizzare l’ultima fase della campagna elettorale è stato però anche il ritorno della violenza. Il 24 maggio in un attacco nella regione di Junin, circa 400 chilometri a est di Lima in direzione foresta amazzonica, sono rimaste uccise 16 persone. La strage è stata attribuita a un gruppo armato di ispirazione comunista, costola del movimento di Sendero Luminoso, che per 20 anni tra il 1980 e il 2000 portò avanti un conflitto con lo Stato peruviano. “Hanno cercato di legare la figura di Castillo a quella dei guerriglieri” evidenzia Cano. “I risultati che sono stati registrati nelle zone dove questo movimento agiva negli anni ’80 e ’90 ci fanno capire però che questa mossa non ha fatto breccia”.
]]

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Ucraina-Russia, Nato: no armi nucleari in Polonia

(Adnkronos) - La Nato non ha intenzione di posizionare armi nucleari in Polonia. Ad affermarlo è il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg nel corso della sua visita a Varsavia in compagnia del premier britannico Rishi Sunak. "Non ci sono piani per espandere l'attuale accordo di condivisione nucleare", ha detto Stoltenberg durante un'apparizione congiunta con

Patto di stabilità, via libera Ue alla riforma ma l’Italia non la vota

(Adnkronos) - Per un giorno “abbiamo unito la politica italiana”. Il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni usa l’ironia dopo i voti, nella plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, sui tre testi che compongono la riforma del patto di stabilità, frutto di un lunghissimo negoziato tra gli Stati membri concluso solo poco prima del Natale 2023

Usa, aereo Douglas Dc-4 precipita in Alaska: stava trasportando due persone

(Adnkronos) - Un aereo Douglas Dc-4 è precipitato a Fairbanks, in Alaska. I primi soccorritori si stanno dirigendo verso il luogo dell'incidente. L'incidente è avvenuto sul fiume Tanana, a poche miglia dall'aeroporto internazionale di Fairbanks, riferiscono i media statunitensi. La Federal Aviation Administration (Faa) ha affermato che il Dc-4, stava trasportando due persone quando è precipitato