Carovita in Brasile, Bolsonaro agli imprenditori: “Aiutate i poveri”

di Bianca OliveiraSAN PAOLO DEL BRASILE – Nel mese di maggio l’Indice nazionale dei prezzi al consumo (Índice Nacional de Preços ao Consumidor Amplo 15 – Pica 15) è aumentato dello 0,44 per cento, raggiungendo il dato più alto dal 2016. Tra le ragioni dell’incremento, relativo soprattutto al costo di beni essenziali, ci sono anche gli alti livelli di inflazione raggiunti a causa dell’instabilità e della tensione economica che caratterizzano lo scenario della pandemia di Covid-19 fin dal suo inizio, nel marzo 2020.

In circa 12 mesi dall’inizio della crisi sanitaria, i prezzi degli alimenti nel Paese sono aumentati del 15 per cento, stando ai dati dell’Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (Ibge). Questo aumento si è poi scontrato con un calo dei redditi della popolazione, quando nel primo trimestre del 2021 si è toccato il tasso record di disoccupazione del 14,1 per cento. Il risultato dell’intrecciarsi di queste due dinamiche è l’aumento della fame, che in Brasile colpisce più di 19 milioni di persone. La settimana scorsa, dopo l’ultimo aumento dei tassi di interesse annunciato dal Banco Centrale nel tentativo di contenere l’inflazione, il presidente Jair Bolsonaro ha rivolto un appello agli imprenditori del settore alimentare affinché non intervengano di nuovo. “Aiutateci a contenere il prezzo dei beni di base affinchè le fasce più povere possano sopravvivere a questa pandemia” ha detto il capo di Stato nel corso di un evento a Rio de Janeiro.

Gli imprenditori dello Stato che ha la città per capitale, dal canto loro, riuniti nel movimento Rio Produtivo, composto da 11 entità locali, hanno presentato a Bolsonaro una lettera con delle proposte. Tra queste, ce n’è una relativa al mantenimento dell’aiuto emergenziale alla popolazione e alle aziende: l’accelerazione del piano di vaccinazione contro il Covid-19 per una ripresa più rapida dell’economia; investimenti nelle infrastrutture come autostrade e connessioni integrate tra gli aeroporti dello Stato. L’aumento dei prezzi del cibo va comunque iscritto in un contesto globale. Stando all’indice dei prezzi degli alimenti delle Nazioni Unite, i costi del cibo nel mese di maggio sono aumentati quasi del 40 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In Brasile la situazione preoccupa soprattutto per il rischio che si torni alla cosiddetta “Mappa della fame” del Programma alimentare mondiale (Pam), da cui il Paese è uscito nel 2014.

INCREASE IN FOOD PRICES WORRIES BRAZILIANS

by Bianca OliveiraSAO PAULO – The instability and economic tension that have been part of the pandemic scenario since March 2020, have contributed to Brazil reaching high levels of inflation, which means an increase in the prices of some essential items for the population, such as energy, fuel and food. According to the last survey carried out, the Extended National Consumer Price Index 15 (IPCA-15) varied 0.44% in May, reaching the highest rate since 2016.

In 12 months since the beginning of the new coronavirus pandemic, the price of food has risen 15% in the country, according to data from the IBGE (Brazilian Institute of Geography and Statistics). The escalation came in line with the loss of income of the population, which reached a record unemployment rate of 14.1% in the first quarter of 2021. The result is the increase in hunger in the country, which affects more than 19 million people.

Last week, after another interest rate increase announced by the Central Bank to try to contain inflation, President Jair Bolsonaro called on food entrepreneurs to avoid further adjustments. “Help us contain the price of what is basic for the poorest so that we can survive this pandemic,” he said at an event in Rio de Janeiro.

The entrepreneurs, who organized themselves in the Rio Productive movement, formed by 11 economic entities of the state, presented president Bolsonaro with proposals. These are the maintenance of emergency aid to the population and businesses; accelerating vaccination for the faster recovery of the economy, and investments in infrastructure works such as highways and road integration of the state’s airports.

Rising food prices are a global trend, according to the United Nations food price index, according to which food prices rose nearly 40 percent in May compared to the previous year. In Brazil, the situation is mainly concerned by the risk that the country is returning to the so-called hunger map, from which it left in 2014.

AUMENTO NO PREÇO DE ALIMENTOS PREOCUPA BRASILEIROS

por Bianca Oliveira

SAO PAULO – A instabilidade e tensão econômica que fazem parte do cenário da pandemia desde março de 2020, contribuíram para o Brasil chegar a altos níveis de inflação, o que significa o aumento dos preços de alguns itens essenciais para a população, como energia, combustível e alimentação. De acordo com o último levantamento realizado, o Índice Nacional de Preços ao Consumidor Amplo 15 (IPCA-15) variou 0,44% no mês de maio, atingindo a maior taxa desde 2016.

Em 12 meses desde o início da pandemia do novo coronavírus, o preço dos alimentos subiu 15% no país, segundo dados do IBGE (Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística). A escalada veio de encontro com a perda de renda da população, que chegou a taxa recorde de desemprego de 14,1% no primeiro trimestre de 2021. O resultado é o aumento da fome no país, que atinge mais de 19 milhões de pessoas.

Na última semana, após mais um aumento da taxa de juros anunciada pelo Banco Central para tentar conter a inflação, o presidente Jair Bolsonaro fez um apelo aos empresários do setor alimentício para evitarem novos ajustes. “Nos ajudem a conter o preço daquilo que é básico para os mais pobres para que possamos sobreviver a essa pandemia”, disse em evento no Rio de Janeiro.

Os empresários, que se reuniram no movimento Rio Produtivo, formado por 11 entidades econômicas do estado, apresentaram ao presidente Bolsonaro uma carta com propostas. Entre essas, estão a manutenção do auxílio emergencial à população e às empresas; a aceleração da vacinação para a retomada mais rápida da economia, e investimentos em obras de infraestrutura como rodovias e integração viária dos aeroportos do estado.

A elevação dos preços dos alimentos é uma tendência global, conforme aponta o índice de preços dos alimentos das Nações Unidas, segundo o qual os preços dos alimentos subiram, em maio, quase 40% na comparação anual. No Brasil, a situação preocupa, sobretudo, pelo risco que o país corre de voltar ao chamado mapa da fome, de onde saiu em 2014.
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