Omotransfobia, il ddl Zan in Aula il 13 luglio

ROMA – L’Aula del Senato ha respinto le proposte di modifica del calendario che prevede l’approdo in Aula del ddl Zan martedì 13 luglio dalle 16.30, di conseguenza resta la data decisa a maggioranza dall’ultima capigruppo. Le proposte giungevano una da Fi e Lega, per un rinvio di una settimana al 22 luglio, e una da FdI perché vi fosse anteposto il voto della relazione della commissione Ecomafie sulla Toscana.

LEGGI ANCHE: Ostellari: “Rimuovere ‘identità di genere’ dal ddl Zan”. Nessun accordo, si vota il 13 luglio Guerra al Senato sul Ddl Zan, mentre il partito di Conte toglie voti al Pd

MARCUCCI: “ORA TUTTI GIOCHINO A VISO SCOPERTO”

“Anche un viaggio impegnativo come il ddl Zan, comincia con un passo. Bene la calendarizzazione il 13 luglio, l’auspicio è che ora tutti giochino a viso scoperto e siano conseguenti pensando solo al merito del provvedimento”, scrive su Twitter il senatore Pd Andrea Marcucci. 

FARAONE (IV): “PD TORNI IN SÉ”

“Lo dico al Pd : approviamo questa legge, non possiamo permetterci di incrociare le dita. Italia Viva voterà si alla calendarizzazione del ddl Zan ma allo stesso tempo rivolgo un invito in primis al Pd , ex compagni di partito che non riconosco più : smettetela di svolgere un ruolo che non vi è proprio e mettetevi a lavorare per approvare una legge che serve a questo Paese”, così il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone intervenendo in aula al Senato nel dibattito sulla calendarizzazione del ddl Zan. 

CIRIANI: “ARROGANZA DEI PADRONI IMPONE LA PROPRIA VERITÀ”

“Discutere subito la relazione della Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, approvata da tempo e stranamente scomparsa dal calendario dei lavori, piuttosto che il ddl Zan, un provvedimento che introduce il reato di opinione, che limita fino quasi ad annullare il ruolo della famiglia quale luogo privilegiato dove educare i figli e che introduce obbligatoriamente nelle scuole di ogni ordine e grado, finanche ai bambini della prima elementare, la giornata della teoria gender. Infatti, non vorremmo che dietro la decisione di mettere da parte la relazione della Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti ci sia la volontà della sinistra di non discutere dei gravi contenuti, come quelli sui gessi rossi, presenti nella relazione che muovono accuse molto precise, severe e circostanziate nei confronti dell’amministrazione della Regione Toscana”. A dirlo il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Luca Ciriani, nel corso del suo intervento in Aula sul calendario dei lavori. “La sinistra impendendo di lavorare per migliorare e modificare il ddl Zan, ha deciso che il bicameralismo non serve più. E la motivazione è evidente: dimostrare che all’interno della maggioranza esiste un pezzo (Pd-M5S) che comanda e con l’arroganza dei padroni impone la propria verità. Fratelli d’Italia si opporrà con tutti gli strumenti che il regolamento consente, perchè il ddl va modificato nella sostanza e non certo con un compromesso al ribasso. Dimostreremo agli italiani che esiste un’opposizione che si batterà per evitare questo atto di prevaricazione di una minoranza nel Paese nei confronti del Parlamento e degli stesis cittadini”, conclude Ciriani. 

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