Sileri: “Green pass sarà utilizzato per stadi, discoteche e attività con rischio assembramento”

ROMA – Dal Green pass alla temuta variante Delta, passando per il vaccino ai 12enni, le lezioni a scuola in presenza e la finale di Euro 2020: di questo e altro abbiamo parlato con il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri nel corso di una video intervista rilasciata all’agenzia Dire.

“In futuro il Green pass sarà sempre più utilizzato, anche per entrare nelle discoteche, così come può avvenire per lo stadio o per tutte quelle attività dove c’è il rischio di un assembramento, perché ci consentirà di riappropriarci della normalità”, ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, in merito all’utilizzo che il governo intende fare del Green pass. Per ottenere la certificazione verde in assenza di vaccino è necessario sottoporsi al tampone.

– Ma al netto delle persone che il vaccino non lo possono fare, non è una sorta di escamotage per chi invece il vaccino non lo vuole fare?

“È chiaro che ci sarà qualcuno che il vaccino non vorrà farlo e che quindi farà i tamponi- risponde Sileri- ma pensiamo ad una persona che pratica un’attività diverse volte a settimana per cui è necessario il tampone, o a chi fa un viaggio itinerante per l’Europa e ogni volta che entra in un diverso Stato deve farsi un tampone. Allora- aggiunge il sottosegretario- non è più sicuro e semplice farsi il vaccino?”. 

SILERI: “VEROSIMILE A OTTOBRE RECRUDESCENZA CONTAGI”

“È verosimile che ad ottobre, ma anche prima, possa esserci una recrudescenza dei contagi. Sicuramente sarà molto più difficile che avvenga quest’anno perché c’è la vaccinazione, ma è pur vero che con il cambio di stagione ci sarà un aumento dei contagi. Questi contagi, ma soprattutto i ricoveri ospedalieri e sicuramente l’occupazione della terapia intensiva o i decessi avverranno prevalentemente, se non esclusivamente, in coloro che non sono vaccinati”, ha spiegato Sileri. “Quindi è vero che c’è l’escamotage di farsi il tampone per ottenere il Green pass- ha aggiunto- ma dov’è la convenienza? È più conveniente farsi il vaccino e non rischiare la malattia”.

SILERI: “VARIANTE DELTA SI SCONFIGGE CON CONTACT TRACING E VACCINI”

“La variante Delta va identificata con un adeguato contact tracing, ma allo stesso tempo correndo con la vaccinazione e completando le seconde dosi. Così si può proteggere la popolazione dalla forma grave della malattia”, ha aggiunto il sottosegretario. “I numeri della variante Delta aumenteranno, oggi la prevalenza è stimata intorno fino al 25%- ha proseguito- ma è verosimile che già nel prossimo check sarà più alta”.

– Ma il fatto che ci siano italiani che non si sono vaccinati e non intendono farlo faciliterà la diffusione della variante Delta e il proliferare di altre varianti in futuro?

“Senza dubbio più ci saranno persone non vaccinate e maggiore è il rischio che il virus continui a circolare- ha risposto Sileri- aumentando la possibilità che si creino ulteriori varianti”.

EURO 2020, SILERI: FINALE A WEMBLEY? SÌ, MA SOLO CON GREEN PASS

“La finale degli Europei è giusto che si giochi a Wembley, però consentirei l’accesso solo con il Green pass, cioè si entra allo stadio con vaccinazione fatta, tampone negativo o se si è guariti dal Covid”, ha dichiarato Sileri. “Si deve mirare a ridurre le chance che qualcuno possa contrarre la variante Delta e poi magari riportarla nella sua sede di origine”.

SILERI: “GREEN PASS PER STADIO? ARMA ECCEZIONALE, USIAMOLA”

“Abbiamo un’arma eccezionale che è il Green pass, usiamola”. Ha risposto così il sottosegretario alla Salute interpellato in merito alla possibilità di poter accedere allo stadio solo con il Green pass durante la prossima stagione calcistica italiana. 

SILERI: “SE MIO FIGLIO AVESSE 12 ANNI LO FAREI VACCINARE”

“Negli ultimi mesi sono cresciuti i contagi tra i piccoli pazienti. Si tratta di un evento raro rispetto agli adulti, ma se mio figlio avesse 12 anni (età minima per il vaccino, ndr) non avrei dubbi nel proteggerlo con la vaccinazione”, ha commentato Sileri in merito all’esitazione da parte di alcuni genitori vaccinati nel far vaccinare anche i propri figli, essendo già loro protetti.

SILERI: “SERVONO PIÙ DOCENTI E STUDENTI VACCINATI”

“Credo che il nuovo anno scolastico debba ripartire in presenza. Serve però innanzitutto che i docenti si vaccinino e diano una adesione alla vaccinazione più sostenuta, così come è importante che siano vaccinati gli studenti sopra i 12 anni di età”, ha risposto il sottosegretario alla Salute, interpellato sulla ripresa del prossimo anno scolastico. “Poi serve un piano di monitoraggio molto più forte rispetto a quello dello scorso anno- ha aggiunto Sileri- per garantire la riapertura delle scuole in sicurezza e in maniera completa”.

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