L’amico di Willy al processo: “Rimasi impaurito dalla furia dei fratelli Bianchi”

FROSINONE – “Vidi due sagome che mi passarono ai fianchi, velocissime, e aggredirono le persone che ci stavano separando. Uno dei due aveva una camicia bianca. Poi mi dissero che erano i fratelli Bianchi, io non li conoscevo. Iniziarono a dare calci e pugni alla gente presente, a quelli che si erano messi in mezzo tra me e Belleggia. Rimasi impietrito e impaurito. Un mio amico mi afferrò per un braccio e mi disse: ‘Questa è gente pericolosa, andiamocene'”. A parlare in aula a Frosinone davanti alla Corte d’Assise è Federico Zurma, l’amico di Willy Monteiro Duarte, il cuoco 21enne di Paliano, ucciso a calci e pugni la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro. Nel processo sono imputate quattro persone per omicidio volontario: Francesco Belleggia, presente in aula, Mario Pincarelli e i fratelli Marco e Gabriele Bianchi in videocollegamento dal carcere.

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Federico Zurma, oggi sul banco dei testimoni, è l’amico di Willy che si trovò nel mezzo della discussione iniziale poi degenerata che poi sfociò nel brutale pestaggio di Willy: “Mi girai di spalle e dopo 5 passi – ha raccontato Zurma – sentii una voce che gridava: ‘Willy è a terra’. Si era creata una folla attorno al suo corpo disteso a terra, aveva le convulsioni. Quelle persone si erano dileguate. Si era creata una folla enorme attorno al suo corpo, chi voleva dargli aria, chi cercava di soccorrerlo”, ha raccontato con voce tremolante.

Zurma rispondendo alle domande degli avvocati ha raccontato come è iniziato il parapiglia: “Belleggia aveva un braccio ingessato, dopo una prima conversazione a seguito di un apprezzamento ad una ragazza, io me ne stavo andando. Belleggia all’improvviso mi disse: ‘Perché mi fissi?’ Stavamo parlando ma lui all’improvviso mi diede un cazzotto facendomi cadere dalle scale. Persi i sensi per un attimo, mi alzai e raggiunsi di nuovo Belleggia dall’altra parte della piazza per chiedere spiegazioni. In quel punto c’era anche Pincarelli. Erano arrivati i miei amici e nel giro di pochi minuti la piazza si è riempita. C’era gente che guardava, qualcuno si era messo in mezzo. Il confronto con Belleggia è durato 5 minuti. C’è stata qualche spinta reciproca”. Poi l’arrivo dei Bianchi.

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