Battaglia sul Green pass, Salvini e Meloni si mettono di traverso

ROMA – I contagi continuano a salire ma il leader della Lega, Matteo Salvini, non vuole lasciare la battaglia contro le restrizioni a Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e anche lui si è messo di traverso. Per tutta la giornata è proseguito il confronto nella Cabina di regia sulle nuove misure da adottare per fronteggiare l’epidemia covid. GiĂ  convocato il Consiglio dei ministri per questa sera che, dopo l’accordo tra le forze politiche della maggioranza, dovrĂ  emanare il nuovo decreto sul cambio dei colori e le nuove misure a partire dal Green pass. La decisione verrĂ  comunicata ai cittadini dal premier Mario Draghi al termine del Consiglio dei ministri in conferenza stampa.

Al centro del confronto-scontro c’è il Green pass, il certificato che attesterĂ  l’avvenuta immunizzazione vaccinale oppure il tampone a 48 ore con risultato negativo. E sarĂ  solo con il Green pass poi che si potranno frequentare luoghi di ritrovo ad alta frequentazione. Il leader della Lega, Matteo Salvini, che non ha mai smesso di fare campagna elettorale, ha deciso di cavalcare l’onda e di puntare ai consensi del numeroso popolo dei non vaccinati e di quanti nutrono dubbi. “Ci sono 30 milioni di italiani che non sono ancora coperti da dosi di vaccino. Quindi io invito a mettere in sicurezza tutti coloro che hanno piĂą di 60 anni perchĂ© sono quelli che rischiano la vita se raggiunti dal Covid. Però non si può, a metĂ  luglio, togliere i diritti, il lavoro, la speranza, gli stipendi a 30 milioni di italiani”, ha detto il leader del Carroccio, con una sottolineatura: “Mettere in sicurezza coloro che rischiano sì, ma io – ha aggiunto- sento parlare di obbligo vaccinale per i bimbi di 12 anni. Assolutamente no e quindi bisogna educare, spingere, motivare. Non multare, vietare o chiudere. Mi auguro che non si torni alle chiusure”.

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Salvini poi ha annunciato che si vaccinerĂ  presto e che sta aspettando il suo turno (per la veritĂ  da mesi che poteva prenotarsi, ndr). Pronta la replica di Simona Malpezzi, presidente dei senatori del Pd, che mette in dubbio la permanenza e l’appoggio della Lega al Governo Draghi: “La politica ha il dovere di dare un messaggio chiaro agli italiani, a partire da Salvini che rappresenta tantissimi cittadini. Abbiamo il dovere di dire che il vaccino è ciò che ci consente di proteggere la popolazione e di non richiudere piĂą. Con il vaccino si limitano i contagi, le ospedalizzazioni e si riduce la possibilitĂ  che si sviluppino nuove varianti. Non rischiamo piĂą lockdown e chiusure e non mettiamo in pericolo la ripresa economica… dobbiamo dire che i vaccini servono, dare il buon esempio. Le forze che sostengono questo governo non possono avere dubbi perchĂ© altrimenti significa che non lo stanno sostenendo piĂą”, ha detto Malpezzi.

Salvini insiste a dire che sotto i 40 anni il vaccino deve essere scelta libera? La pensa diversamente il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, anche lui della Lega: “Lo continuo a ribadire: è importante che tutte le persone sopra i 12 anni partecipino alla campagna vaccinale… non c’è dubbio che bisogna che si vada anche per fasce di prioritĂ , come abbiamo fatto per l’inizio della campagna vaccinale, dove aprivamo per target. La cosa che mi preoccupa particolarmente oggi sono, a livello nazionale, i 2,5 milioni milioni di over 60 non vaccinati, e piĂą di 5 milioni di over 50 non vaccinati. Dico quindi, vacciniamoci tutti perchĂ© proteggiamo noi stessi, e proteggiamo tutta la nostra comunitĂ ”.

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Fedriga: “Rendendo il vaccino obbligatorio si rischia che aumenti la resistenza”

Il Green pass è diventato anche motivo di scontro a livello parlamentare. Ieri il Presidente della Camera, Roberto Fico (M5S), si era detto contrario al Green pass per i deputati. Posizione che ha scatenato forti reazioni. A partire dalla capogruppo di Italia Viva, Maria Elena Boschi: “Le norme sul Green Pass stanno per essere varate dal Consiglio dei Ministri e la Camera dei Deputati, che è il luogo di rappresentanza di tutti i cittadini non può, e non deve, essere esente da un dovere di trasparenza e dagli obblighi che il Governo si appresta a stabilire per l’intera comunitĂ  nazionale”, ha detto, facendo anche sapere di aver inviato una lettera al Presidente della Camera in cui lo invita a “voler avviare quanto prima le opportune iniziative affinchĂ© il Green Pass costituisca per i deputati requisito per l’accesso ai locali della Camera, in coerenza con le norme che il Governo si appresta a varare ed applicare a tutti i cittadini italiani”. Anche “la trasparenza è un dovere- ha aggiunto Boschi- pertanto, analogamente a quanto giĂ  previsto per la documentazione della situazione patrimoniale, abbiamo chiesto la pubblicazione della documentazione sull’avvenuta vaccinazione dei deputati”.

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