Sterilgarda chiede il green pass ai suoi dipendenti e viene bersagliata sui social

ROMA – Una comunicazione interna di un’azienda ai propri lavoratori che diventa di dominio pubblico e scatena la bufera social: è quanto accaduto a Sterilgarda, azienda di Castiglione delle Stiviere (Mantova) attiva nel settore alimentare che, tramite il presidente del consiglio d’amministrazione Fernando Sarzi, ha scritto ai propri lavoratori per informarli che a partire da settembre servirà il green pass per continuare a svolgere le consuete mansioni. “A chi risulterà privo di green pass per la mancata sottoposizione all’iter vaccinale verranno attribuite mansioni diverse da quelle normalmente esercitate e tali da escludere rischi di contagio per contatti con altri dipendenti”, si legge nella lettera. In cui Sterilgarda precisa che comunque, per i lavoratori sprovvisti di green pass, si proseguirà “con erogazione della relativa retribuzione”. Anche se, continua la missiva firmata da Sarzi, “qualora la modifica della mansione non sia possibile o esponga altri dipendenti collaboratori alla medesima situazione di rischio, il lavoratore non verrà ammesso in azienda con sospensione della retribuzione sino alla ripresa dell’attività lavorativa”.

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TRAVOLTI DALLA TEMPESTA SOCIAL

Tra le motivazioni addotte dalla società, quella principale è “la convinzione che gli strumenti di contenimento della pandemia, in primis i vaccini, siano e saranno fondamentali per evitare la reintroduzione di misure restrittive della libertà personale e per lo svolgimento delle attività economiche”. E in ogni caso, è opinione di Sterilgarda che “l’esibizione di un green pass valido per l’accesso al sito lavorativo rientri anche tra gli obblighi di diligenza, correttezza e buona fede su cui si fonda il rapporto di lavoro”. Eppure, l’azienda lombarda è stata bersagliata da commenti negativi sui social network da parte della galassia dei no vax e no green pass. Sulla pagina Facebook di Sterilgarda il post più recente, dello scorso 22 luglio, è stato commentato da più di 500 utenti, molti dei quali hanno attaccato la società per la decisione. E nella pagina delle recensioni, il ‘rating’ è crollato: attualmente ha zero stelle su cinque. Su Twitter, il nome della società di Castiglione dello Stiviere è entrato tra i trending topic e sono iniziati ad arrivare anche i commenti a sostegno dell’iniziativa dell’azienda.

L’AZIENDA: “INTERPRETAZIONI ERRATE, NON IMPONIAMO O MINACCIAMO NULLA”

Dopo ore in cui Sterilgarda ha continuato a dominare la scena social, la stessa società ha pubblicato su Facebook un comunicato di chiarimento, sempre a firma del presidente del cda Fernando Sarzi. Stigmatizzando le “reazioni anche scomposte e aggressive” e definendosi “fortemente rammaricata dal travisamento delle proprie intenzioni”. Nella nota, Sarzi sottolinea che “in nessuna parte del testo si è mai minacciato di licenziare alcuno” e che, “in attesa che il governo e le parti sociali prospettino una soluzione concordata che la nostra società, come fatto finora, si adopererà immediatamente ad applicare”, Sterilgarda aprirà un tavolo di discussione con i sindacati e il medico del lavoro “per valutare meglio il miglior percorso da intraprendere perché nessuno debba subire un abuso o una lesione”. Ma, ha ricordato l’azienda lombarda, “il diritto alla salute dei dipendenti e delle loro famiglie deve essere salvaguardato al pari del diritto al lavoro di ognuno”. E l’azienda, conclude la nota, “ha dimostrato fattivamente e non a parole di avere a cuore i propri dipendenti e le loro famiglie”.

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