Letta attacca Salvini: “Quota 100 non si può prorogare, lo sa anche lui”

MILANO – “Sfido chiunque a dire che sia possibile, tranne la propaganda di Salvini”. Il riferimento del segretario del Partito democratico Enrico Letta è verso la proroga di ‘Quota 100’, il provvedimento tanto caro al segretario della Lega in scadenza a dicembre, una misura tanto importante per il Carroccio da essere un cavallo di battaglia del Capitano leghista all’epoca del governo gialloverde.

“DRAGHI? QUANDO GLI PARLO NON METTO I MANIFESTI…”

“Sentiremo cosa ne pensa il presidente del Consiglio Mario Draghi. A differenza di Salvini, io ogni volta che parlo con il premier non metto i manifesti ai muri – è l’affondo contro il leader della Lega da parte di Letta nel corso di un punto stampa al Salone del Mobile di Milano – Il colloquio è continuo è molto proficuo”. Tornando al tema della riforma delle pensioni e alla possibile proroga di ‘Quota 100’, il segretario dem aggiunge: “Noi siamo d’accordo sul fatto che su questo tema si siano fatti degli errori profondi in passato e non crediamo che sia la strada giusta”. Salvini invece per il segretario dem su questi temi “fa campagna elettorale permanente”, perché sa che “questa cosa non è possibile”. Insomma, per Letta il leader della Lega lo dice “per fare campagna elettorale, ma noi siamo seri e cerchiamo di dire le cose che si possono fare e non quelle che non si possono fare”.

“SUL GREEN PASS LA LEGA HA PERSO”

“Sul green pass ha perso la linea della Lega. Lo vedrete nei prossimi giorni. Salvini su questo cerca sempre di raccontare una storia che è diversa dalla realtà”. Il segretario del Pd Enrico Letta non è convinto della tesi espressa dal leader del Carroccio, il quale aveva annunciato di aver portato a compimento le istanze della Lega nel braccio di ferro sull’allargamento dell’obbligo del certificato verde sul posto di lavoro. Per Letta infatti la linea che sta tenendo il Pd “è quella giusta”, ovvero quella “dell’estensione graduale e progressiva categoria per categoria, settore per settore, in una logica che sia di convincimento e non di imposizione”. Insomma, secondo il segretario dem “è fondamentale andare in questa direzione perché più sicurezza c’è, nel campo della salute e della sanità, più saremo in grado di sviluppare, attraverso maggiore libertà, la ripartenza economica”.

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