Haiti ancora in ginocchio a un mese dal terremoto. Avsi: “Servono dieci volte più aiuti”

Di Francesco Mazzanti

ROMA – “In questo momento, ad Haiti, non ci sono le risorse per soddisfare i bisogni di prima necessità. Ne servirebbero almeno dieci volte di più solo per garantire alle persone un primo rifugio, l’acqua e per sostenere i bambini rimasti soli e che soffrono di malnutrizione”. Fiammetta Cappellini è la responsabile dei progetti ad Haiti di Avsi, una ong presente nel Paese dal 1999, che si sta occupando di assistere le comunità colpite dal terremoto del 14 agosto e dalla tempesta tropicale ‘Grace’ del 16 e del 17 agosto.

Rispetto al 2010, quando le scosse avevano colpito soprattutto Port-au-Prince, la capitale, questa volta sono stati devastati tre dipartimenti del sud rurale. La magnitudo del sisma è stata di 7,2 gradi della scala Richter e l’epicentro è stato a 130 chilometri a ovest della capitale.

In un’intervista con l’agenzia Dire, Cappellini sottolinea che uno dei problemi principali riguarda la mancanza di acqua potabile, che potrebbe generare la diffusione di epidemie. “Il terremoto deve aver modificato degli assetti delle falde acquifere” dice la responsabile di Avsi: “Sono state danneggiate le sorgenti da cui partivano i sistemi di adduzione e alcuni pozzi sono secchi. La popolazione rurale si approvvigiona ai fiumi, dove l’acqua è debolmente potabile e la possibilità di contaminazione è alta. Inoltre, non esiste una rete fognaria nei dipartimenti del sud”.

Secondo l’ultimo rapporto diffuso dalla Protezione civile haitiana, le scosse del 14 agosto hanno causato la morte di 2.207 persone. I feriti sono 12.268 e 320 persone risultano scomparse. Le abitazioni distrutte sono state 52.953 e quelle danneggiate 77.006. “Ci sono però una serie di comunità rurali che sono state raggiunte solo parzialmente e siamo sicuri che il numero delle vittime sia molto più elevato” denuncia Cappellini. “Il governo ha dichiarato che ci sarebbero 900.000 persone sinistrate: il dato è più verosimile rispetto a quello che vediamo sul campo”.

Avsi si è attivata sin dalle prime ore dell’emergenza – nei quartieri più vulnerabili della città di Les Cayes e nelle zone di La Savane e Deye Fo – distribuendo teli in plastica per offrire riparo agli sfollati, assistendo bambini e donne in stato di gravidanza e fornendo supporto logistico alla Protezione civile. L’ong ha raccolto 530.000 euro grazie a donazioni, che permetteranno di assicurare strutture di prima accoglienza alla popolazione, distribuire acqua e kit igienico-sanitari e prendere in carico i bambini non accompagnati.

Un mese dopo il terremoto il processo di ricostruzione sembra ancora lontano. La risposta all’emergenza umanitaria resta la principale attività del coordinamento tra governo, Protezione civile, organizzazioni e associazioni che operano sul territorio. “Oggi il coordinamento assorbe molte risorse che vengono utilizzate per la risposta umanitaria, ma il problema resta la mancanza di fondi” dice Cappellini. “Ci vorrebbe una maggiore attenzione della comunità internazionale, servirebbero donazioni da parte della cooperazione bilaterale e multilaterale, ma anche un movimento forte di solidarietà della società civile, perché i bisogni sono enormi e questa popolazione non si può risollevare da sola”.
]]

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Record delle domande di brevetto dall’Italia all’Ufficio Ue (+3,8%)

Pubblicato il Patent Index 2023 dell'Epo Roma, 19 mar. (askanews) – Per la prima volta gli inventori italiani hanno depositato più di 5.000 domande all'Ufficio Europeo dei brevetti (Epo), con un aumento del 3,8% nel 2023. L'Italia si posiziona al 5° posto tra i paesi Ue e all'11esimo posto assoluto. Macchinari elettrici e per l'energia

Be Comics: Svelate le date prossima edizione, appuntamento al 2025

Conclusa a Padova l'edizione 2024 Roma, 18 mar. (askanews) – Si è conclusa l'edizione 2024 di Be Comics!, il tradizionale festival dedicato alla cultura pop e geek del nord-est. Nel weekend, la città si è riempita di appassionati desiderosi di condividere e scoprire tutte le ultime novità dal mondo del fumetto, dei manga, degli anime

Acerbi: “Nessun insulto razzista”. Juan Jesus: “Mi ha detto ‘negro'”

(Adnkronos) - Francesco Acerbi nega di aver pronunciato insulti razzisti durante Inter-Napoli. Juan Jesus, dopo le lamentele in campo e le dichiarazioni soft nel post-partita, torna ad accusare il nerazzurro: "Mi ha detto negro". Il caso, che ha portato all'esclusione di Acerbi dalla Nazionale, è destinato ad avere ulteriori strascichi dopo le parole dei due