Capitan Salvini scatenato, alla fine è sicuro di vincere

ROMA – Negli ultimi mesi le sue proposte si sono schiantate contro il muro di palazzo Chigi ma il leader della Lega, Matteo Salvini, continua a girare per l’Italia a cantar vittoria. E non fa niente che dai suoi territori si alzino forti mugugni sulla sua linea ondivaga; che lo stesso Giancarlo Giorgetti, ministro e uomo forte della Lega, scansando i giornalisti che gli chiedono sempre di Salvini alla fine si trovi costretto a precisare che ‘Matteo resta leader”. Lui fa spallucce e continua i suoi incontri elettorali rassicurando tutti che alla fine sarà lui a vincere. Per esempio, parlando a Genova ha detto che “non ci sono mai stati venti di crisi nel governo, siamo in una Repubblica parlamentare quindi si fanno delle proposte: qualcuno non voleva i tamponi, però ci sono 12-13 milioni di italiani -pensiamo ai bimbi- che ancora non hanno il green pass: cosa fai, li chiudi in casa? Il fatto che la Lega abbia puntato su estendere questi diritti a milioni di italiani, non era una minaccia. Se ci hanno dato ragione, evidentemente non erano richieste campate per aria” ha spiegato. Pure sui vaccini, dove le sue posizioni sono state respinte più volte, ha rassicurato: “La Lega è riuscita a evitare quello verso cui qualcuno voleva andare: l’obbligo vaccinale di massa. Siamo riusciti a ottenere che i tamponi non durassero solo due giorni, ma tre, siamo riusciti a impegnare il governo ad avere tamponi rapidi salivari gratuiti o sotto prezzo per chi non può o non ritiene di vaccinarsi, abbiamo scongiurato problemi nel trasporto pubblico”. Ma la Lega è stata sconfitta sul Green pass obbligatorio per i lavoratori… nemmeno per sogno: “Non è un sconfitta della Lega. Giudico una vittoria dell’Italia quella che stiamo avendo contro il covid, con tutta la scaramanzia del caso… abbiamo cercato di trovare un equilibrio di buonsenso tra la tutela della salute che è sacrosanta e il diritto al lavoro”. Capitolo elezioni amministrative alle porte. Tutti i sondaggi segnalano i candidati del centrodestra in difficoltà. Capitan Salvini anche qui è sicuro di portare a casa vittorie significative: “Io penso che possa finire in maniera molto diversa non solo perché lo dicono i sondaggi ma anche perché incontrando gli italiani c’è tanta voglia di cambiamento. Non finirà certamente 5-0 per la sinistra. Non ho mai fatto 13 o 12 al totocalcio, ma dico che a Torino (dove il centrodestra non ha mai vinto dal dopo guerra ad oggi) si vince e la Lega sarà primo partito in città” ha sottolineato. Poi un attacco diretto al leader del Pd, Enrico Letta, che corre a Siena per il seggio della Camera lasciato dall’ex ministro Padoan ora presidente Unicredit: “Altri miliardi di euro dei contribuenti italiani per svendere una banca pubblica (e storica) come Mps a un istituto privato come Unicredit, presieduto dall’ex ministro del Pd Padoan, col rischio di far perdere il lavoro ad oltre 8.000 lavoratori. Una follia che la Lega cercherà di bloccare in ogni modo. Il 3 e 4 ottobre inoltre si voterà anche per rieleggere un parlamentare a Siena, dopo le dimissioni del banchiere Padoan: sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il candidato Letta. Dopo aver perso la faccia su Mps e il simbolo del Pd (che non ci sarà sulla scheda elettorale), ha perso anche la lingua?”.

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