Recovery, Silvestrini (Cna): “Bene patto sociale invocato da Draghi, Pmi pronte a fare la loro parte”

MODENA – Bene al patto sociale invocato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, dove tutti sono pronti a fare la loro parte. Tra questi, anche Cna, che vede la possibilitĂ  di “rendere strutturale” la crescita economica che sta avvenendo nel Paese. “Siamo dell’idea che sia il nostro dovere di soggetti importanti- spiega infatti Sergio Silvestrini, segretario nazionale Cna- per dare un contributo importante a un Paese che è nel pieno di un rimbalzo economico e che ha bisogno di renderlo strutturale”. Per farlo, però, occorre che “si rimettano in discussione i paradigmi che sono stati la guida dello sviluppo economico dell’Italia degli ultimi trent’anni”.

Per Silvestrini, sentito a margine di un incontro ieri sera a Modena sui fondi del Pnrr al quale ha partecipato insieme alla sottosegretaria all’Economia Maria Cecilia Guerra, al sindaco Gian Carlo Muzzarelli e al presidente locale Cna Claudio Medici, bisogna dunque “ridiscutere molto delle storture del Paese, guardare con rinnovata fiducia il futuro, creare un clima positivo che agevoli investimenti, che stimolino intrapresa e creativitĂ  del tessuto imprenditoriale delle micro e delle piccole imprese”. Tutto questo “significa fare un patto”, in cui ci dovranno essere necessariamente anche le piccole e medie imprese, pronte a fare la loro parte. “Non credo che nella proposta di Draghi sia contemplata l’esclusione delle piccole imprese, è come escludere piĂš della metĂ  del Paese, sarebbe una sciocchezza e in quanto tale la vorrei trattare”, chiosa Silvestrini.

SILVESTRINI (CNA): “RIFORMA BUROCRAZIA? HO QUALCHE DUBBIO”

“Ci aspettiamo che l’occasione del recovery sia propizia” per andare incontro a una riforma della burocrazia, auspica Silvestrini. Un tema su cui l’associazione, ricorda, insiste “da decenni”. Ma proprio per questa sua mancata realizzazione nel tempo, il segretario è scettico su un reale cambiamento, seppur anche l’associazione degli artigiani e delle piccole e medie imprese la chieda da tempo. “Onestamente qualche dubbio ce l’ho”, avverte Silvestrini, che però subito dopo aggiunge che vorrebbe essere “smentito clamorosamente” per dare “anche qui il nostro contributo”. Cna si dichiara pronta ad affrontare questioni come “Semplificazione, efficientamento, velocizzazione delle procedure del paese”. Che sono poi “le sfide di fronte al Paese. Sono troppi anni che lo diciamo e non lo facciamo”. Insomma, nonostante i dubbi il tema è reale perchĂŠ “nel nostro mondo è davvero il problema per definizione. C’è bisogno di scuotere questa elefantiasi che caratterizza burocrazia italiana”. Per questo Silvestrini invoca una “autentica rivoluzione. Non ho paura del termine: siamo di fronte a una sfida epocale che dobbiamo vincere. Questo frena lo sviluppo disincentiva gli investimenti da un’idea sbagliata del futuro”, chiosa il segretario nazionale Cna.

CNA: “GREEN PASS NON È UN LIMITE, È NECESSARIO PER TORNARE ALLA NORMALITÀ”

SĂŹ allo strumento del Green pass in azienda perchĂŠ “bisogna dare una svolta radicale” e fare in modo “che i cittadini si vaccinino”. È netta la posizione del segretario nazionale Cna su questo tema. Silvestrini aggiunge che la certificazione verde non costituisce “nessun limite” alle imprese. L’unico obiettivo dev’essere quello di “tornare alla normalitĂ  e ci stiamo lentamente tornando: l’operazione vaccinale sta dando i suoi risultati”. “Oggi sono qui a Modena e passeggiando per le strade vedo un risveglio, la gioia di vivere, un ritorno delle comunitĂ  a incontrarsi e a sorridere”, dichiara ancora il segretario del Cna. Nonostante si sia “non ancora alla fine del processo”, l’obiettivo è chiaro: “Dobbiamo stimolare i processi di vaccinazione perchĂŠ davvero il 2022 sia l’anno del totale rilancio della nostra economia e della nostra capacitĂ  di vivere in comunitĂ  con piĂš serenitĂ  degli ultimi due anni che abbiamo alle spalle”, conclude il segretario nazionale Cna.

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