‘Droga’ dello stupro, lo psicoterapeuta: “Ghb anche a tre euro, boom tra i giovani”

ROMA – Molti fatti di cronaca hanno portato al centro dell’attenzione una sostanza finora meno nota, quella detta ‘droga dello stupro’. Si tratta del Ghb.

Il Ghb nasce originariamente come farmaco per combattere le dipendenze, ma nel tempo è caduto in disuso ed oggi è impiegato e usato, assunto con alcol, per far perdere i freni inibitori.

È facile da reperire, incolore e inodore per questo Ghb è considerata la ‘regina’ delle sostanze ed è per questo motivo che è largamente usata in occasione di festini a base di sesso. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, di quante persone ne fanno uso e soprattutto dell’incremento di assunzione durante il periodo pandemico e quali possono essere i percorsi terapeutici per provare ad uscirne, l’agenzia di stampa Dire ha intervistato lo psicoterapeuta Fabrizio Fanella, Direttore sanitario del Centro La Promessa di Roma specializzato nella cura delle dipendenze.

COS’È LA ‘DROGA DELLO STUPRO’ (NON UNA DROGA)

Direttore, i recenti fatti di cronaca hanno fatto emergere l’abuso in Italia della droga dello stupro. Di cosa si tratta e quali sono i numeri del problema in Italia e inoltre c’è una fascia d’età maggiormente colpita?“La droga dello stupro, che in termine tecnico si chiama Ghb, è una sostanza che agisce sul cervello a livello dei neurotrasmettitori. Purtroppo questa sostanza è reperibile in forma liquida e per questo molto spesso viene mixata con le sostanze alcoliche. In più il fatto che sia insapore, inodore e incolore la rende ‘ideale’ per gli abusi alcolici. Ed è per questo motivo che è largamente usata in occasione di festini a base di sesso. Da qui il nome ‘droga dello stupro’ appunto. Non ci sono dei numeri e statistiche precise su questa sostanza per due motivi: non è annoverata come una vera e propria droga, essendo il Ghb un farmaco che si usava per diminuire la compulsione dall’alcool, e ci sono a disposizione pochi studi su questa sostanza. Il Ghb è peraltro molto potente e allo stesso tempo economico in quanto nel mercato nero il suo costo oscilla dai 3 ai 5 euro a dose ed è facile reperirlo. Negli ultimi 10 anni abbiamo registrato un incremento notevole soprattutto tra gli adolescenti e nei giovani adulti”.

I DANNI DEL GHB

Più in generale l’uso di droghe crea una dipendenza … ricordiamo brevemente quali sono i danni riportati al corpo e alla mente, per chi consuma queste sostanze, a medio e lungo termine?“I danni sono importanti e molteplici e possono determinare: un’alterazione del sistema immunitario, una carenza vitaminica, causare il rischio di polmonite virale, malattie epatiche e cardiache con annesso rischio di trombosi. La dipendenza è veloce, nel senso che dopo la terza o quarta assunzione si crea nel soggetto una sindrome di astinenza. Abbiamo casi recenti di cronaca dove ragazzi giovanissimi si sono ritrovati nel giro di poche settimane ad essere dipendenti anche se non avevano mai assunto droghe prima. Peraltro è molto difficile intercettare questa sostanza per le caratteristiche già descritte. Per questo il mio consiglio ai giovani e in particolare alle donne e a tutti coloro che assumono drink nei locali è quello di non abbandonare mai il proprio bicchiere proprio perché questa sostanza viene facilmente inserita da sconosciuti e il malcapitato non si accorge di nulla”.

IL BOOM DEL CONSUMO

Il Centro ‘la promessa di Roma’ è convenzionato dal 2020 con la Regione Lazio per la cura delle dipendenze. Avete notato un aumento del fenomeno dall’esordio della vostra attività ed in particolare si è registrata una crescita di consumo di sostanze nel periodo della pandemia oppure di più con la ripartenza delle attività?“Si è registrato un aumento delle dipendenze in pandemia con un incremento significativo del 30%. In particolare in riferimento al consumo di bevande alcoliche, associate come detto alla droga dello stupro, c’è stata un’impennata vertiginosa di consumi pari al 446% in più e in particolare nella fascia di giovanissimi tra i 18 ai 24 anni si è registrato un aumento del 209% come recitano le statistiche ufficiali. Parlo della diffusione dell’alcool proprio perché questa particolare droga viene assunta così nel 99,9% dei casi. Mentre con la ripartenza delle attività il trend dei consumi è alto, ma stabile”.

UNA DELLE TERAPIE CONTRO LA DIPENDENZA DA GHB

Nel vostro centro offrite una terapia particolare indolore, la ‘stimolazione magnetica transcranica ripetitiva’. Ci spiega in maniera semplice, per chi ci segue, di cosa si tratta e per chi è raccomandata?“Questa terapia è piuttosto recente. In Italia è usata da 4 o 5 anni e consiste in una induzione di onde magnetiche tramite una bobina che è messa a sfioramento sulla teca cranica e si è visto da studi e risultati clinici consolidati che, l’esposizione alle onde magnetiche in un determinato modo, diminuisce in maniera significativa la compulsione verso le sostanze, droga e alcool o i comportamenti compulsivi come la ludopatia o anche nel caso della bulimia. Nel giro di un paio di settimane questa terapia riporta l’organismo ad una situazione di ‘normalità’. Il protocollo minimo da seguire è di 3 mesi, le prime settimane sono le più intense. Nelle prime due il trattamento è giornaliero, mentre nella terza e quarta settimana la stimolazione va a scalare. Dopo le cinque o sette sedute si registra un effetto che poi va consolidato. Noi accompagniamo questo protocollo anche con un ‘pacchetto di servizi’ più ampio che prevede sedute con lo psicologo, con un coach personalizzato che segue il singolo paziente quotidianamente anche tramite telefono dandogli un contatto costante. Si prevede un incontro anche con lo psichiatra che, se necessario, prescrive dei farmaci specifici. Inoltre sono previsti dei controlli urinari per accertarci che nel percorso il soggetto non faccia uso di sostanze e che vada tutto bene”.

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